LECCE – Il presidente Alfredo Prete annuncia il suo addio alla presidenza della Camera di Commercio dopo 15 anni, dopo tre mandati:
“Siamo oramai prossimi alla scadenza naturale del mio terzo ed ultimo mandato da Presidente della Camera di Commercio di Lecce, fissata domani 23 giugno 2020.
Ora, pur essendo prevista la “prorogatio”, nelle more della conclusione della procedura per la ricostituzione del Consiglio camerale, ho deciso di lasciare, comunque, il mio incarico , in virtù di scelte di carattere strettamente personale.
Nel parteciparvi questa mia decisione, desidero indirizzare a tutti , un doveroso e sentito messaggio di saluto affidandolo ad uno scritto che mi consente di non essere tradito dall’inevitabile emozione.
Al momento della mia elezione, nel 2005, ero il presidente più giovane del sistema camerale italiano e, con il vigore e l’entusiasmo della giovinezza, ho iniziato a scrivere un importante e lungo capitolo della mia vita.
Il tempo, naturalmente, non è trascorso invano e, anche grazie al supporto di quanti hanno condiviso con me questa esperienza, posso affermare di aver vissuto quindici anni di continua formazione umana e professionale, fatta di studio, esperienze nazionali ed internazionali, dubbi e riflessioni, confronti, a volte anche aspri, ma sempre costruttivi, decisioni non sempre facili, responsabilità, strette di mano, in una sola parola: di crescita.
Le mie competenze e, quindi, la mia presidenza si sono evolute lungo questo percorso e per questo sento di dover ringraziare sinceramente tutte le istituzioni che ho avuto l’onore di incontrare.
Ciò che sicuramente non è cambiato – e di questo vado fiero – è il mio modo di essere Uomo, il mio stile relazionale, il mio modo di approcciare le persone e gli accadimenti, improntato all’accoglienza ed alla semplicità che mi derivano da insegnamenti ed esempi familiari ben radicati nella mia persona e che nulla, in questi anni, ha saputo scalfire.
Formulo un ringraziamento particolare alle Associazioni di categoria, dei consumatori ed alle Organizzazioni sindacali che si sono sedute insieme a me attorno al tavolo consiliare e si sono rese parte attiva delle evoluzioni del nostro sistema economico, con impegno, con forte desiderio di proporre ed attuare soluzioni per fronteggiare le difficoltà che attanagliano l’economia salentina e con la volontà di rilanciare il Salento in tutte le sue componenti.
Desidero salutare e ringraziare le imprenditrici e gli imprenditori del Salento, che ho avuto il privilegio di incontrare, con cui ho potuto confrontarmi e da cui ho ricevuto preziosi insegnamenti, come amministratore pubblico e come imprenditore.
Anche ora, al momento del mio commiato, il primato della giovinezza mi accompagna, trovandomi ad essere uno dei più giovani presidenti uscenti.
Con lo stesso entusiasmo di allora, quindi, ma forte dell’esperienza vissuta, torno a dedicare la totalità delle mie energie fisiche e mentali a quelle parti essenziali della mia vita che, giocoforza, ho dovuto trascurare in questi quindici anni: la mia famiglia e la mia impresa, che sono un tutt’uno tra loro e con me, entrambe tanto salde da riuscire a fronteggiare le mie assenze e, contemporaneamente, capaci di spronarmi a fare sempre meglio, incoraggiandomi negli inevitabili momenti di difficoltà.
Gli atti ufficiali della Camera di Commercio di Lecce potranno raccontare il mio impegno degli ultimi quindici anni; non occorrono elenchi o ricordi celebrativi di questo lungo periodo, durante il quale ho dovuto fare i conti con una riforma che non ha reso giustizia al sistema camerale, privandolo di risorse, ma fortunatamente non riuscendo a minarne l’efficienza anche a fronte di nuovi e complessi compiti assegnati.
Oggi purtroppo viviamo un momento storico dolorosamente intriso di incertezze e difficoltà dovute ad un nemico invisibile, subdolo, i cui effetti sull’economia vanno contrastati con equilibrio, impegno e fermezza.
Lascio questo prestigioso incarico con la consapevolezza che, nonostante il grande impegno e pur avendo realizzato tanto, sicuramente tanto altro si sarebbe potuto fare e resta ancora da fare per ridare vigore al nostro tessuto produttivo e consentire al Salento di affermarsi, come merita, sul panorama economico nazionale ed internazionale.
Mi congedo da Voi con la certezza di aver dato il meglio di me, nell’esclusivo interesse del nostro territorio”.