BARI – Il governatore Emiliano cerca di cementare tutta la coalizione, compresi i pentastellati, per arrivare con più forza a un possibile terzo mandato. C’è solo da capire se dovrà cedere il passo o meno ad Antonio Decaro, il sindaco di Bari. Ma oggi sono stati posti anche dei paletti all’alleanza: chi sta con Renzi o Calenda si pone fuori dalla coalizione del governatore. Oggi sono state sollecitate le dimissioni dagli incarichi regionali dei consiglieri di Azione che sono fuori dalla maggioranza e delineato il futuro politico della stessa maggioranza. Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sollecita gli ex consiglieri di maggioranza – fuoriusciti ed approdati ad Azione – di essere coerenti con la loro scelta legittima e di dimettersi dalle funzioni ricoperte in virtù della precedente appartenenza politica.
Emiliano, terzo mandato possibile. Nella riunione di maggioranza lo stop a ogni tipo di alleanza locale con Azione e i renziani: “Si dimettano dai posti che spettano a chi sostiene il governo”
“La situazione rasenta il comico – ha dichiarato Emiliano – i consiglieri in questione, pur avendo loro deciso di lasciare la compagine con la quale sono stati eletti, pur essendo stati estromessi dalla maggioranza, quindi non facendone più parte, assistiamo al paradosso di una loro pervicace resistenza ad occupare gli incarichi ricoperti, in funzione di un’appartenenza venuta meno”.
“Non si dimette il membro di maggioranza che faceva parte dell’Ufficio di Presidenza – ha detto Emiliano – e non si dimette il presidente della Commissione Bilancio, il che naturalmente crea qualche problema. Provocazioni, forse, nei confronti dei consiglieri che mi auguro il buon senso ci consentirà di superare, con le dimissioni dei due colleghi che hanno fatto scelte diverse. Anche per rispetto sia del Consiglio regionale sia dei colleghi di maggioranza”.
“La maggioranza che governa la Regione Puglia – ha sottolineato – ha dato indicazioni generali alle amministrazioni comunali, ai sindaci e darà medesimo input ai partiti, al M5S, al Partito Democratico di non fare alleanze, neanche nelle prossime Elezioni Comunali con Azione o Italia Viva che sono all’opposizione politica di questa maggioranza”.
“C’è stata una grande coesione tra il gruppo del PD, del gruppo M5S e delle Liste Civiche – ha confermato Emiliano – e stiamo attendendo la formalizzazione del nuovo Segretario del Partito Democratico, che sarà Domenico De Santis: una persona che conosco molto bene, e che sono certo riuscirà a dare al PD nuova e maggiore visibilità, oltre allargare la capacità attrattiva dello stesso e la visione politica del suo futuro”.
“Abbiamo anche già avviato le trattative – ha proseguito Emiliano – in vista delle elezioni nel Comune di Brindisi, dove è stato più che ottimo il lavoro dell’Amministrazione guidata da Riccardo Rossi, e dove – come lo stesso sindaco sa – va impostato il progetto di coalizione, per poi individuare in forma partecipata l’indicazione del candidato”.
“Nell’incontro odierno abbiamo commentato anche il superamento della crisi nel Comune di Taranto, grazie alla disponibilità del sindaco Rinaldo Melucci e Mario Turco, nonché di Leonardo Donno, dell’assessora Mary Luppino, il consigliere e tutto il M5S della provincia di Taranto. Anche qui è stata ribadita l’estromissione di Azione-Italia Viva dall’alleanza”.
In riferimento alle ipotesi di un terzo mandato regionale, il presidente Emiliano ha confermato: “È presto parlarne, la situazione è in continua evoluzione. La nostra è una squadra larga, efficiente e ricca di personalità capaci, a cominciare da Antonio Decaro. È ovvio, comunque che bisognerà tener conto dell’evoluzione del quadro politico. Si parla di legge terzo mandato nelle Città Metropolitane e nei Comuni, si parla della stessa legge per le Regioni, ma il ventaglio di persone candidabili ai diversi ruoli resta ampio. Non c’è nessuna esclusività. Da sempre mi pongo il problema della generazione successiva e della partecipazione alle scelte. Fermo restando che, se avranno bisogno ancora di me, sarò ben contento di garantire la mia disponibilità e il mio contributo”.
“La cosa importante – ha concluso Emiliano – al di là dei nomi e dei protagonisti è come far continuare questa bella storia amministrativa pugliese, che in vent’anni ha cambiato tutto. Da quando arrivai dalla Procura di Agrigento a quella di Brindisi: mi ricordo cosa era allora Puglia, e quanto disperata fosse la situazione. Ho visto questo cambiamento prima da magistrato, poi da sindaco e dopo da presidente della Regione: un cambiamento fatto e voluto dai pugliesi, più che da singole personalità, accompagnata da grande capacità politica, da parte nostra, una comunità, ancor più che una coalizione, che ha guidato l’indirizzo politico ricevuto dagli elettori”.
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