Il suo nome originale è tordo, ma soprattutto in Salento tutti la conoscono come lappana e ovviamente si presta bene ad ogni ricetta per il suo sapore deciso e le carni bianche.
La lappana ha un corpo che non colpisce per alcuna particolarità: forma affusolata, occhi torni di medie dimensioni, testa proporzionata. La bocca invece è più particolare perché dotata di labbra carnose e una fila di denti su ogni mascella. Gli esemplari adulti arrivano a superare i 38 cm.
Ciò che rende la lappana un pesce piacevole da osservare, è la colorazione vivace della livrea che può essere verde, verde e gialla, mista e rossa, ma non è raro trovare esemplari verde smeraldo o gialli e bianchi e soprattutto screziati da puntinii.
La lappana preferisce vivere tra i fondali rocciosi ricchi di posidonia e ad acque poco profonde, è carnivora, quindi si ciba di molluschi e crostacei.
Il metodo più utilizzato per la sua cattura sono le nasse, le classiche reti e le lenze.