COPERTINO (Lecce) – Una tre giorni dedicata a il “Santu Lazzaru”. L’iniziativa è del Parroco della Chiesa di san Gerardo, don Luigi Sandalo ed apre, in anticipo, quelli che sono i riti della Settimana Santa. Ogni sera, oggi è l’ultima, alle 19:30 un folto gruppo di parrocchiani, accompagnati dalla fisarmonica girano per le vie del quartiere Cambrò, cantando i punti salienti della vita e passione di Nostro Signore. Si fermano davanti alla casa di qualche parrocchiano, accolti da quella famiglia, cantano la storia degli ultimi tre giorni della passione e resurrezione del Signore e dopo aver raccolto i doni della stessa, che vengono poi distribuiti attraverso la Caritas alle famiglie che ne hanno bisogno, ripartono per la successiva famiglia ospitante. Il rito è accompagnato da 24 versetti in dialetto salentino che scandiscono il racconto della morte e resurrezione di Nostro Signore. Con due chiose finali che annunciano il lieto finale e l’annuncio via, via, pregando, del gruppo dei cantori. IL Rito de il “Santu Lazzaro” affonda le sue radici nella notte dei tempi. Praticato nella Grecia Salentina e nell’area Ortodossa, affonda e rivela anche le sue origini Bizantine. Un tempo i cantori dell’antico rito giravano per le masserie e dopo aver cantato ai presenti la storia e la passione e morte di Nostro Signore , ricevevano in dono uova, formaggi, qualche bottiglia di vino e d’olio. Un aspetto di questa tradizione che si è dissolta nel tempo. Questa sera, alle 19:30, l’ultimo appuntamento con la storia di “Lu Santu Lazzaro” per le vie attorno alla parrocchia di San Gerardo.
A Copertino “Lu cantu ti lu Santu Lazzaru”, il canto della Passione di Cristo per le strade del quartiere

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