È stato rigettato l’appello del pm Giovanni De Palma dal Tribunale del Riesame che aveva invocato una misura cautelare in carcere nei confronti di Alessandro Corrado Piccione, 40enne, di Nardò, liberato nel frattempo dal gip e ritenuto l’autore del grave investimento, a bordo della sua auto, di Antonella Bisanti, la 47enne, rimasta ricoverata per settimane nel reparto di rianimazione del “Vito Fazzi”.
Piccione, accusato di tentato omicidio e omissione di soccorso, rimane così indagato a piede libero e potrà affrontare l’eventuale udienza preliminare senza manette e senza alcun vincolo restrittivo a suo carico. Secondo quanto scrivono i Giudici del Riesame, non ci sarebbero gli estremi per disporre un aggravamento di misura e, a loro dire, per come si è sviluppata la dinamica non si può escludere che Piccione, assistito dall’avvocato Ezio Maria Tarantino, abbia potuto subire un’aggressione prima di allontanarsi. Nel frattempo l’indagine va avanti. E’ previsto nei prossimi giorni il deposito delle conclusione della perizia affidata all’ingegnere Sergio Carati sull’auto di Piccione, una Toyota Corolla, sequestrata su disposizione del pm inquirente per accertare eventuali ammaccature sulla carrozzeria.