Toghe d’oro, ossia cinquant’anni di attività forense e nel corso di una cerimonia commovente sono stati tributati alcuni dei decani del foro leccese: Giorgio Bortone (marito della senatrice Adriana Poli Bortone), Pasquale Corleto, Marcello Marcuccio, Giorgio Caggiula, Luigi Corrado, Romeo Greco, Saverio Luceri, Riccardo Marzo, Luigi Monteduro, Giovanni Palazzo, Francesco Perrone, Salvatore Romano, Aldo Schipa, Antonio Sorrento e Luigi Tondi.
15 nomi “che”, come rimarcato nel corso del suo intervento il Presidente della Corte d’Appello, Mario Buffa, “hanno fatto la storia recente e remota all’interno del Palazzo di Giustizia e con cui anch’io ho fatto tante battaglie in tanti processi. L’auspicio è quello di poterci rivedere anche in futuro”. L’attestato premia l’attività degli avvocati, alcuni ancora sempre presenti in Tribunale, attivi per oltre cinquant’anni e la loro funzione difensiva. “Un’occasione di festa importante per festeggiare gli avvocati che hanno compiuto 50 anni di professione”, ha dichiarato il Presidente dell’Ordine, Luigi Rella, “con onore e con prestigio e ai quali molti di noi si sono ispirati non solo per le loro capacità lavorative ma perché hanno rappresentato anche un esempio da seguire nella vita di ogni giorno”. Presenti, tra gli altri, oltre alla senatrice Adriana Poli Bortone, anche il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, il Presidente della Provincia, Antonio Gabellone e una larga rappresentanza di avvocati. Vederlo nelle aule di giustizia è ancora un’emozione, (il riferimento è a Pasquale Corleto)”, commenta l’avvocato Antonio Romano, “è unico come uomo e come professionista e la presenza sua è il ricordo più bello che conservo anche quando non sta in aula”. “E’ una cerimonia bellissima”, ha dichiarato l’avvocato Vincenzo Venneri, “che commuove sempre di più e un traguardo importante per l’avvocatura soprattutto quando si arriva a ricevere questo premio e si è ancora in attività pronti ad offrire sempre il proprio apporto nel far gestire al meglio la giustizia. Nel corso della cerimonia, poi, sono stati premiati anche i giovani avvocati entrati a far parte dell’Ordine distinguendosi per merito nella sessione di esami 2010/2011. “Insieme ai decani”, ha commentato il Presidente dell’Ordine, “ci sono gli avvocati che si affacciano alla professione e che hanno dimostrato un impegno superiore alla norma e che ci fa sperare che la professione forense sia rappresentata da avvocati di rilievo”.