UGENTO (Lecce) – Sorpresi a cacciare nei pressi del parco di Ugento, sono tutti e tre stati trovati in possesso di richiami “proibiti” e tutti hanno concluso la loro giornata di caccia con una denuncia.
Si tratta di tre cacciatori – di 20, 52 e 34 anni – denunciati all’alba del 23 dicembre scorso dagli uomini del nucleo investigativo di polizia ambientale, agroalimentare e forestale del Gruppo Carabinieri Forestali di Lecce, in collaborazione con i colleghi delle stazioni di Tricase e Gallipoli.
Durante uno specifico servizio antibracconaggio, i militari sono intervenuti ai confini del Parco regionale litorale di Ugento, sorprendendo i tre cacciatori intenti nell’attività venatoria, con l’ausilio di mezzi non consentiti.
Il 20enne ed il 52enne, in particolare, sono stati sorpresi ai bordi di un laghetto, nascosti all’interno di un capanno abusivo, intenti ad utilizzare un richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico, di genere proibito, nonché un faro illuminatore montato su uno dei fucili.
Il 34enne, invece, è stato sorpreso in una zona paludosa. Durante il controllo nella sua vettura, i Forestali hanno rinvenuto anche in questo caso un richiamo acustico proibito.
Per tutti e tre i bracconieri è scattato il sequestro delle armi, delle cartucce e del materiale non consentito per l’attività venatoria. Nei loro confronti scatteranno anche sanzioni amministrative, per il mancato rispetto delle distanze dal confine del Parco regionale e la violazione degli orari di caccia.