CAVALLINO (Lecce) – Abbattono circa un centinaio di alberi di pino d’Aleppo, ma senza alcuna autorizzazione. E in due finiscono così nei guai. Si tratta di un neretino di 49 anni e di un romano di 41 anni, denunciati in stato di libertà dai carabinieri Forestali di Lecce, con l’accusa di concorso in deturpamento di bellezze naturali e lavori eseguiti in assenza di autorizzazione paesaggistica.
L’accertamento dei militari è scattato in località “via di Leuca Tempi Nuovi”, dove erano stati segnalati alcuni lavori circa l’abbattimento di un consistente numero di alberi di pino. Giunti sul posto, i Forestali si sono così recati in un’area boscata privata, all’interno della quale hanno sorpreso il 49enne alla guida di un escavatore cingolato, intento ad abbattere gli alberi per mezzo della ruspa.
Alla richiesta dell’esibizione dell’autorizzazione al taglio, l’uomo ha riferito ai militari che ne era sprovvisto ed ha quindi fornito il numero del proprietario del bosco. Quest’ultimo, impossibilitato a raggiungere la sua proprietà poiché momentaneamente fuori sede, non è stato comunque in grado di fornire alcun titolo autorizzativo per i lavori effettuati nel bosco. Su disposizione del pubblico ministero, sono stati posti sotto sequestro sia l’area boscata sia l’escavatore cingolato.