di C.T.
LECCE – Si è beccata un ceffone in pieno volto per sbaglio. E tutto per “colpa” di una strombazzata effettuata da un altro automobilista per accelerare le operazioni di parcheggio da parte di un turista straniero, che ha poi perso le staffe ed ha aggredito la malcapitata leccese, convinto che fosse stata lei a suonare il clacson.
È quanto accaduto in mattinata in via Idomeneo, nel centro storico di Lecce, dove una ragazza di 34 anni ha saggiato la boriosità e la maleducazione di un anziano turista olandese, sulla settantina, in vacanza nel capoluogo salentino insieme alla figlia.
La vittima dell’increscioso episodio – tra l’altro titolare di un bed & breakfast in città, che quotidianamente accoglie nella sua struttura vacanzieri provenienti da tutto il mondo – si trovava in auto e percorreva via Idomeneo, quando ad un certo punto si è trovava davanti la vettura condotta dall’olandese, impegnato ad eseguire un parcheggio nei pressi del b&b in cui alloggiava. E così si è fermata per consentirgli di eseguire la manovra senza intoppi.
In quel frangente, però, è sopraggiunto anche un altro automobilista (evidentemente meno paziente della giovane) che ha dato un colpo di clacson affinché venisse liberata subito la strada. È bastato questo per scatenare la violenza gratuita ed ingiustificata del turista olandese che, sceso dall’auto, si è diretto verso la sfortunata 34enne e le ha mollato attraverso il finestrino aperto uno schiaffo in faccia, rimproverandola per avere suonato ed avergli messo fretta.
Rimasta in un primo momento impietrita, la leccese ha quindi richiesto l’intervento degli agenti di polizia, che hanno poi provveduto ad identificare il vacanziere violento, nel frattempo rifugiatosi nel b&b poco distante. Per nulla pentito di avere aggredito una donna, l’olandese ha rincarato la dose anche davanti ai poliziotti, continuando ad “accusare” la salentina: ovviamente non le ha chiesto neanche scusa.
La giovane, molto scossa per l’accaduto, fortunatamente non ha riportato alcuna grave conseguenza fisica. Appena avrà superato lo shock, si recherà in Questura per sporgere denuncia.