LECCE – Per molti uno scandalo che ha travolto decine di cittadini al concerto di ieri avvenuto in piazza Libertini.
I fans di Gianna Nannini, infatti – si legge in una nota del Presidente Movimento in Libertà Luca Russo – si chiedono coma possa essere possibile che i posti acquistati regolarmente online possano essere rivenduti nei botteghini durante la stessa serata. Un banale equivoco?
Purtroppo no, infatti con le hostess, confrontando i biglietti dei vari spettatori beffati ci si accorgeva che erano stati venduti gli stessi posti prenotati più volte nei botteghini esterni.
L’unica, ma fondamentale differenza, era che gli aventi diritto possedevano un biglietto acquistato, sul circuito online, del tutto valido e con il contrassegno della SIAE, invece, i beffati, possedevano una imprecisata pseudo ricevuta acquistata la stessa sera presso i botteghini.
La sorte ha voluto che tra le vittime della beffa ci fosse Elena Ottomano vice presidente del Movimento in Libertà – che dichiara – che a fronte della forte agitazione che stava sorgendo tra gli spettatori, mi sono rivolta immediatamente all’assessore Foresio che si trovava sotto al palco a pochi metri da me.
Dopo avergli spiegato tutto, mi è stato risposto che l’amministratore non è l’organizzatore dell’evento, e che mi dovevo rivolgere all’organizzatore.
Avvicinatami all’organizzatore indicatomi dall’assessore, mi accorgo, infatti, che, intorno a lui c’erano altre persone che erano incappate nel mio stesso problema, alcune addirittura con biglietti validi indicanti posti inesistenti, molte con posti venduti più volte ad altre persone, insomma, in men che non si dica, si è verificato un delirio totale!
Devo dire che io, forse anche perché sono stata una delle prime a sollevare il problema, o forse perché ero sola, ho risolto quasi subito la mia situazione, pretendendo di avere il posto che mi spettava di diritto e, la signora che lo occupava è stata fatta spostare più e più volte perché arrivavano sempre i legittimi possessori del biglietto prioritario. Il dramma si è sfiorato quando sono arrivate intere comitive di sei o sette persone che si sono viste occupati i posti.
Entrambe le parti – prosegue la Ottomano – avevano pagato i biglietti e nessuna delle due voleva cedere il posto! Sono volati insulti, parolacce, ho persino assistito alla scena di una signora che si è denudata in pubblico ed ha esposto il seno mastectomizzato, per far capire all’abusiva seduta al suo posto, che lei era malata e doveva sedersi, ma l’altra non si scomponeva minimamente e non cedeva il posto, solo dopo, ha dovuto ammettere, sotto pressione dell’organizzatore, di essere la moglie di……???? Quindi questo, secondo lei, le dava titolo di spodestare l’avente diritto malata e pagante! Comunque, alla fine, sono dovuti intervenire le forze dell’ordine e gli uomini della sicurezza a sedare gli animi e, mentre ormai la piazza era stracolma di gente e c’erano i posti in piedi (paganti pure quelli), si erano già fatte le 21.30 ed il concerto non riusciva ad iniziare perché le persone non avevano il loro posto ancora.
Alla fine chi possedeva il biglietto “regolare”, come è giusto che fosse, ha ottenuto giustizia, ma, per accontentare i molti paganti “doppioni”, si sono dovute arrangiare delle sedie improvvisate che andavano a coprire i corridoi laterali tra una fila ed un’altra; d’altronde cosa vuoi che sia la sicurezza, quando bisogna coprire una bella magagna e ci si trova con l’acqua alla gola, la gente inviperita ed il concerto in estremo ritardo?
A fronte di quello che è successo il Presidente del Movimento in Libertà Luca Russo, asserisce che è da tempo che indichiamo piazza Libertini, luogo non adatto ad eventi di questa portata.
Infatti penso che molto ha giocato, sugli errori commessi, lo spostamento del concerto da parco Belloluogo a Piazza Libertini; le due location, infatti, sono molto diverse e lo è anche la capienza, la piantina dell’una non era raffrontabile con quella dell’altra, l’anomalia, nonostante le pregresse rassicurazioni degli organizzatori,era riscontrabile già da settimane prima e dal fatto che non sia stato completamente possibile, riportare le vecchie collocazioni sulla nuova planimetria, ciò spiega la presenza di persone con biglietti dalla numerazione inesistente.
Ma non si poteva prevedere, già dalla prevendita, che l’affluenza era talmente importante da richiedere una location diversa? Più grande, più spaziosa, che garantisse maggiore sicurezza nello svolgimento dell’evento?
Perché si è continuato, nonostante tutto, a vendere biglietti anche a concerto incipiente? Come è stato possibile vendere, all’ultimo minuto, biglietti nei settori già esauriti da mesi, se, per stessa ammissione dell’organizzatore, chiunque, da qualsiasi piattaforma online, poteva constatare l’invendibilità dello stesso posto già assegnato.
Ma cosa ancora più importante, l’autorizzazione richiesta a livello Prefettizio, ad effettuare suddetto evento, prevedeva il numerico in eccesso che in ogni modo si è voluto accogliere e non allontanare?
Facile ricevere l’autorizzazione dichiarando un numerico inferiore dall’effettiva presenza all’evento.
Chiediamo pubblicamente chi presenziare ai comitati di ordine e sicurezza per queste serate? Chi è la società degli eventi che organizza tutto?
Ci sono delle regole Prefettizie per eventi di questa portata che obbligano gli organizzatori a rispettare determinate regole e procedurali oltre che a fronte di una mole così elevata di persone ci doveva essere un’istituzione vigilare. L’ assessore era lì a che titolo? Se l’evento era privato?