ALEZIO (Lecce) – Doppio attentato contro due distinte agenzie funebri ad Alezio. I due episodi, certamente collegati tra loro, si sono verificati tra le 2.30 e le 4. Nel primo caso, ad essere distrutto dalle fiamme è stato un autocarro dell’agenzia “San Marco”, con sede a Racale, il cui mezzo era parcheggiato alla periferia del paese, lungo via Gallipoli. L’incendio ha interessato la parte anteriore del mezzo, che è andata completamente distrutta.
Il secondo episodio si è invece verificato un paio d’ore più tardi, ai danni dell’agenzia funebre “Spiri”, che sorge in via Matteotti. Alcuni malviventi, dopo avere forzato l’ingresso, hanno cosparso il piano terra adibito a deposito di liquido infiammabile, per poi scatenare le fiamme.
Inizialmente, a causa di un boato sentito dai residenti, si era pensato che si fosse trattato di una bomba carta. I successivi accertamenti dei militari della Compagnia di Gallipoli, invece, hanno consentito di verificare che l’attentato era stato perpetrato attraverso lo spargimento di benzina.
I primi ad accorgersi di quanto accaduto sono stati alcuni vigilantes della Velialpol, che si trovavano in zona per vari controlli, e che poi hanno allertato i carabinieri, accorsi sul posto insieme ai proprietari dell’agenzia, ai vigili del fuoco del distaccamento provinciale di Gallipoli nonché al personale della Scientifica, per i rilievi del caso.
Gli investigatori dell’Arma sperano di raccogliere elementi utili alle indagini dalla visione dei filmati registrati dalle telecamere di sicurezza presenti nei dintorni dell’agenzia presa di mira.
Il sindaco e l’amministrazione comunale, intanto, esprimono piena condanna per i gravi episodi avvenuti nella notte ai danni dell’attività commerciale di Alezio. “È un gesto ignobile e vile che comunque non intacca il sano tessuto economico e sociale della nostra comunità, che sicuramente saprà reagire con forza e determinazione. Manifestiamo piena solidarietà alla ditta di onoranze funebri Spiri. Confidiamo nell’incessante lavoro delle forze dell’ordine affinché possano fare piena luce su quanto accaduto”.