BOTRUGNO (Lecce) – Ribaltato il verdetto nel processo avviato sulle presunte irregolarità in un concorso per istruttore amministrativo nel Comune di Sanarica nei confronti dell’ex dirigente l’ingegnere Antonio Manzo, 64 anni, di Botrugno. La sentenza d’appello è stata emessa nella giornata di ieri.
In primo grado, lo stimato professionista era stato condannato ad 1 anno di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per il reato di abuso d’ufficio. La Corte d’Appello di Lecce, (Presidente Vincenzo Scardia), accogliendo le tesi difensive dell’avvocato Mauro De Giorgi, ha assolto l’imputato dall’accusa di abuso d’ufficio, riconoscendo che l’ingegnere Manzo, nell’espletamento del suo incarico, aveva operato nel pieno rispetto della legge.
Al centro dell’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone, un concorso pubblico per un posto di Istruttore Amministrativo a tempo indeterminato, svoltosi nel Comune di Sanarica negli anni dal 2010 al 2014. Le indagini, avviate sulla base dell’esposto della concorrente seconda classificata al concorso, erano state svolte ad ampio raggio per verificare la legittimità delle procedure di concorso e del comportamento degli organi politici (sindaco e giunta comunale), degli organi tecnici (dirigenti comunali) e dei componenti delle Commissioni esaminatrici.
La Corte d’Appello, modificando l’esito del giudizio abbreviato, ha accertato la legittimità degli atti redatti dall’ex dirigente Antonio Manzo, che non aveva violato alcuna disposizione di legge, decretandone l’assoluzione. Le motivazioni verranno depositate entro 90 giorni.