di Julia Pastore
LECCE – Ancora a luci spente, dai palchetti arrivano le prime esclamazioni dei fan, “sei un poeta”, e anche un urlo più marcatamente salentino (“ce si beddhu”), per accogliere Enrico Nigiotti al teatro Politeama Greco di Lecce: è la generazione “Amici”.
Lui timidamente ringrazia, le luci s’accendono e la pacatezza mista alla solarità e a quel suo “quasi arrossire” si svelano subito sul palco.
Una platea che ha pullulato sia di adolescenti che di adulti, quella del concerto di ieri sera: il cantautore Enrico Nigiotti si è esibito anche a Lecce, non prima di aver assaggiato una decina di pasticciotti, come lui stesso ha esordito.
Alla chitarra Mattia Tedesco, al basso il direttore musicale Andrea Torresani, alla tastiera Fabiano Pagnozzi, alla batteria Andrea Polidori.
Una ventina di canzoni, tra cui le richiestissime “Complici” e “Nonno Hollywood”, ma anche un’interpretazione di “Notte di mezza estate”, di Edoardo Bennato, un tributo a Pino Daniele (“Je so’ pazzo”) e uno alla poetessa Alda Merini, cui ha dedicato l’inedito “La ragazza che raccoglieva il vento”, che rappresenta un’esortazione per tutte le donne ad essere sempre libere, proprio come è stata lei in vita. D’altronde, da vero gentiluomo qual è, nel suo album “Cenerentola” non poteva non dedicare un pensiero alle donne.
Enrico lancia poi un messaggio ai giovani: “Noi guardiamo sempre oltre, ma se guardassimo un po’ di più nel nostro recinto, forse capiremmo che non abbiamo nulla da invidiare agli altri”. Una dedica al suo amico Gianmarco: “Tuo per sempre”, scritta per ricordare quanto ogni persona merita di avere accanto un migliore amico.
E poi ancora, una canzone per la sua nipotina, alla quale dice di fare tanti dispettucci, un’altra scritta insieme ad un suo amico, durante una serata allietata dal vino prodotto dal suo caro nonno. Quello stesso nonno che gli ha ispirato la canzone che lo ha portato quest’anno a Sanremo con la traccia “Nonno Hollywood”, in vetta alle classifiche attuali e per questo attesissima anche ieri.
Per annunciare l’ultima canzone, il cantautore ha esclamato: “Questa è per voi e la si canta tutti insieme!” Ed ecco che, da teatro, il Politeama sembra essersi trasformato in stadio: tutti in piedi a cantare a squarciagola “L’amore è“… segno di quanto questa “generazione Amici” sia potentissima.