LECCE – Il Coordinamento di Presidenza di Forza Italia prende atto della costituzione dell’associazione
“Cambiamo”, promossa da Giovanni Toti, “che nasce su presupposti
divisivi e con finalità totalmente incompatibili e inconciliabili con l’iniziativa politica dei berlusconiani. Federica De Benedetto ha già dato l’addio a tutti, senza rancore, cordialmente.
“Si ritiene quindi che, obbedendo a un
principio di lealtà e trasparenza, i dirigenti di FORZA ITALIA
che abbiano partecipato alla costituzione dell’associazione
‘Cambiamo’ o che in futuro decidano di aderirvi debbano considerarsi decaduti dai loro incarichi in FORZA ITALIA, anche per quanto riguarda gli incarichi nei gruppi parlamentari. In
assenza di iniziative autonome e nel presupposto della totale
incompatibilità con ‘Cambiamo’ saranno inoltre immediatamente
attivati gli organi statutari per l’espulsione da FORZA ITALIA
di chi ha aderito o aderira’ all’associazione’ – spiega un comunicato dei vertici berlusconiani.
I seguaci di Toti hanno già contattato diverse personalità politiche: si pensa che anche Antonio Buccoliero possa aderire. Giorgio Pala ha declinato perché sembra più interessato al progetto leghista. Per D’Attis e anche per Mazzotta è arrivato il momento della resa dei conti con l’ex coordinatore regionale Luigi Vitali, uno tra i principali promotori pugliesi della scissione di Toti. È il momento della cacciata di chi voleva cacciarli quando aveva il potere. Ma in realtà il deputato Vitali ha già fatto le valigie per incompatibilità con la squadra di Tajani, come ha già spiegato al nostro giornale due mesi fa.
INTERVISTA AL SEGRETARIO PROVINCIALE DI FORZA ITALIA, PARIDE MAZZOTTA
Segretario, l’ennesima scissione. Le altre non sono andate bene ai transfughi… Cosa succederà a Lecce?
“Sì, un’altra scissione, anche se, come abbiamo visto in questi anni, Forza Italia è rimasta su standard elevati mentre gli scissionisti sono scomparsi. Nessun partito è nato e si è strutturato dopo la scissione da Forza Italia. Nessun partito nato dalla scissione di Forza Italia ha avuto mai fortuna. A Lecce sono convinto che non ci saranno grandi scossoni: stiamo lavorando bene con tutti i dirigenti. Ho visto qualcuno dei dirigenti leccesi presente all’atto di costituzione dell’associazione di Toti: questo significa che hanno deciso di intraprendere un altro percorso. A tutti quelli che vanno via faccio un sincero in bocca al lupo, convinto che si pentiranno della scelta fatta. Forza Italia rimane il partito di riferimento del centrodestra”.
De Benedetto ha deciso di uscire subito allo scoperto…Non vedeva prospettive in Forza Italia. Ma ‘Cambiamo’ che prospettive ha? Si può agganciare alla Lega?
“Federica De Benedetto è stata una delle promotrici in Puglia del movimento di Toti, che nasce dalla delusione o dal timore di non trovare spazi in Forza Italia. Non credo che il loro movimento abbia buone prospettive di durata. Forza Italia resta imprescindibile nel progetto politico di centrodestra italiano”.
Vitali parla di scissione inevitabile: dovrebbe essere fuori ufficialmente. È stato uno dei principali oppositori della segreteria Mazzotta, ma non ce l’ha fatta a far saltare la testa di Paride Mazzotta. Ci sono vecchi rancori dietro questa scissione?
“Vitali ha molti rancori, ma dovrebbe farsi un esame di coscienza a questo punto. Se oggi si respira un’aria diversa in Puglia, se si fanno ragionamenti politici sereni a lunga e breve durata, questo lo dobbiamo ai nostri due coordinatori regionali D’Attis e Damiani, che hanno dato nuova linfa al partito”.
Lei si candiderà alle regionali? Pensa che Forza Italia possa avere una buona performance?
“Non ho ufficializzato alcuna candidatura e ogni mio possibile percorso lo condivido con il mio segretario regionale. Tutte le decisioni saranno prese insieme al segretario e al gruppo. Sono convinto che Forza Italia stia lavorando bene per ottenere una buona performance alle regionali del 2020 e per tenere unito il centrodestra”.
Chi sarà il leader forzista del dopo Berlusconi?
”Oggi non riesco a trovare in Italia un leader che abbia più carisma di Berlusconi. Lui è un leader illuminato, sono sicuro che non sbaglierà le prossime mosse. Il presente e il futuro di Forza Italia sono indissolubilmente legati al cognome Berlusconi”.
È possibile una rinascita del centrodestra pugliese? Con quale candidato?
“I vertici regionali e romani sapranno trovare il nome più autorevole e più giusto. Il centrosinistra governa male la Regione da 15 anni e questo darà più stimoli per correre uniti e individuare un nome conosciuto e autorevole, capace di risollevare le sorti della Regione Puglia e di mettere insieme, con le sue capacità politiche, la più ampia coalizione possibile”.
Gaetano Gorgoni