ROMA – La battaglia contro Tap continua in Parlamento. “Sembra ormai evidente che il gasdotto Tap debba andare avanti senza rispettare le leggi! Proprio ieri abbiamo depositato un’interrogazione al ministro Costa per chiedere chiarimenti sulla concessione di una proroga di più di due anni alla valutazione di impatto ambientale in scadenza il 23 settembre. Una decisione grave perchè non tiene in considerazione le lunghe indagini della magistratura. Recentemente la Procura di Lecce ha inviato ben 19 avvisi di garanzia nell’ambito dell’inchiesta Tap, contestando la ripetuta violazione di vincoli idrogeologici paesaggistici ed edilizi riguardo alla direzione lavori del gasdotto e ravvisando assenza di autorizzazioni. E’ semplicemente assurdo dover leggere, nelle motivazioni del decreto del ministro, che la proroga sia stata concessa a seguito del ritardo accumulato nella conclusione dei lavori, circa 28 mesi, a causa di sequestri, ordinanze sindacali e ricorsi. Di cosa si tratta di un premio? E’ uno scherzo? Un cantiere che di fatto non si è mai fermato, ma anzi ha continuato nei mesi a realizzare opere contaminando la falda. Basta ricordare che al country manager, al project manager e al direttore dei lavori, si contesta di aver “realizzato le opere del tratto italiano del gasdotto marino e terrestre anche su aree dichiarate zone agricole di notevole interesse pubblico”.
Così in una nota le deputate del Gruppo Misto Veronica Giannone, Sara Cunial, Gloria Vizzini, Silvia Benedetti
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