PUGLIA – Matteo Salvini congela la questione candidato presidente anche ora che le primarie di centrosinistra hanno incoronato Michele Emiliano nel centrosinistra, con 55 mila votanti in meno rispetto a 5 anni fa. Il governatore uscente ha un vantaggio perché la campagna elettorale per lui è già iniziata da un pezzo. I leader del centrodestra nazionale ora si stanno concentrando sull’Emilia e sulla Calabria. Una vittoria nella “Regione rossa” potrebbe far traballare seriamente il governo, anche se il premier Conte insiste sul fatto che le regionali non incidono sulla stabilità del governo. Il nome di Raffaele Fitto per la Puglia lanciato da Giorgia Meloni, per forzare la mano, resta nel congelatore: Salvini resiste. “Ricordo che si voterà in sei Regioni e comunque non entro nel merito dei nomi e delle singole persone – spiega Il leader della Lega ad Affaritaliani -Sceglieremo i candidati migliori, ma sono concentrato su Calabria ed Emilia Romagna. Punto. Di tutto il resto parleremo dal 27 gennaio in poi”.
Intanto i leghisti fanno muro, perché vorrebbero un nome nuovo: l’idea è quella di far scendere in campo un imprenditore come Divella jr o un candidato che non naviga in politica da 30 anni, come Nuccio Altieri. I leghisti hanno tentato anche la strada dei personaggi televisivi con Giorgino e Porro, ma queste idee non sono andate in porto. Anche l’area Caroppo un tempo era contraria a spendere il nome di Fitto come leader del centrodestra. Non molto tempo fa l’europarlamentare Andrea Caroppo postava frasi taglienti nei confronti del suo ex leader: “Fitto come Cameron? Faccia come lui, si faccia da parte dopo tante sconfitte: il centrodestra in Puglia non esiste più”. È vero che in politica si può diventare da nemici ad amici in un attimo, ma le diversità sono tante anche per l’area Marti. Certo, in politica tutto è possibile. A Roma tergiversano.