PUGLIA – Dopo due anni e mezzo di pandemia, possiamo essere certi che non esiste famiglia in Italia dove non ci sia stato almeno un contagiato, proprio come avviene per l’influenza. Nel 90% dei casi la malattia si risolve sempre con sintomi lievi, ma sappiamo che i soggetti con determinate patologie sono più a rischio (soprattutto obesi, asmatici e malati oncologici), come erano a rischio anche quando c’era solo l’influenza. Il lockdown pesante seguito dall’Italia non ha avuto effetti migliori di quelli ottenuti con misure molto più lievi in altre nazioni, come ad esempio la Svezia e la Svizzera. Ora è tempo di bilanci. Ma dovremo attendere ancora qualche mese per capire se il virus è diventato innocuo. Questo sarà determinante anche per decidere se estendere la quarta dose di vaccino anticovid a tutti.
Il bollettino epidemiologico di oggi presenta un quadro che non si discosta molto da quello che è avvenuto negli ultimi due mesi. La situazione è sotto controllo soprattutto negli ospedali. Con 17.522 ieri 5.972) test eseguiti e 2.407 (ieri 584) nuovi casi, l’indice dei positivi sale al 13,74% rispetto al 9,78% di ieri, al 9,70% di domenica, al 12,44% di sabato, al 12,57% di venerdì, all’11,94% di giovedì e mercoledì, al 15,80% di martedì.
Si registrano 14 decessi rispetto a 0 di ieri e domenica, ai 3 di sabato, ai 6 di venerdì, ai 13 di giovedì, ai 9 di mercoledì, ai 14 di martedì.
Su 2.407 positivi (ieri 584), 482 (ieri 125) si registrano in provincia di Lecce.
Complessivamente i ricoverati scendono da 383 a 373 (-10), mentre gli attualmente positivi scendono da 43.122 a 42.168 (-954).
Dei 373 ricoverati, 356 (ieri 363, -7) sono in area non critica, mentre 17 (ieri 20, -3) sono in terapia intensiva.