LECCE – La linea del governo Meloni è stata fin da subito chiara per quanto riguarda il covid: niente allarmismo, stop a isolamento e restrizioni. Con l’inizio della scuola qualcuno cominciava ad allarmarsi per l’aumento dei contagi e per il possibile impatto sui più fragili, ma Valditara ha rassicurato tutti: “A scuola faremo ciò che suggeriscono gli esperti”. Indietro non si torna. Il rigore del ministro Speranza, eccessivo per alcuni, soprattutto dopo la prima ondata, è ormai nel dimenticatoio. Ecco, nel dettaglio, le regole che saranno adottate nelle scuole e che sono state comunicate nelle scorse ore in ogni istituto scolastico con delle circolari.
PERSONA CON DIAGNOSI CONFERMATA DI COVID-19
Le persone risultate positive ad un test diagnostico molecolare o antigenico per SARS-CoV-2 non sono più sottoposte alla misura dell’isolamento.
Si raccomanda, comunque, di osservare le medesime precauzioni valide per prevenire la trasmissione della gran parte delle infezioni respiratorie. I positivi sintomatici, chiaramente, devono guarire prima di tornare sul posto di lavoro: questo significa che non è necessario il tampone negativo, ma bisognerà attendere che sia passata la febbre e altri sintomi come una tosse persistente.
In particolare è consigliato:
• Indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o FFP2), se si entra in contatto con altre persone.
• Se si è sintomatici, rimanere a casa fino al termine dei sintomi.
• Applicare una corretta igiene delle mani.
• Evitare ambienti affollati.
• Evitare il contatto con persone fragili, immunodepresse, donne in gravidanza, ed evitare di frequentare ospedali o RSA. Questa raccomandazione assume particolare rilievo per tutti gli operatori addetti all’assistenza sanitaria e socio-sanitaria, che devono quindi evitare il contatto con pazienti a rischio.
• Informare le persone con cui si è stati in contatto nei giorni immediatamente precedenti alla diagnosi, se anziane, fragili o immunodepresse.
• Contattare il proprio medico curante se si è persona fragile o immunodepressa, se i sintomi non si risolvono dopo 3 giorni o se le condizioni cliniche peggiorano.
Per quanto riguarda le persone con diagnosi confermata di Covid-19 ricoverate in ospedale oppure ospiti di RSA si rimanda alle norme fin qui attuate.
PERSONE CHE SONO VENUTE A CONTATTO CON CASI DI COVID-19
Per queste persone non si applica nessuna misura restrittiva. Si raccomanda comunque che le stesse pongano attenzione all’eventuale comparsa di sintomi suggestivi di Covid-19 (febbre, tosse, mal di gola, stanchezza) nei giorni immediatamente successivi al contatto. Nel corso di questi giorni è opportuno che la persona eviti il contatto con persone fragili, immunodepressi, donne in gravidanza. Se durante questo periodo si manifestano sintomi suggestivi di Covid-19 è raccomandata l’esecuzione di un test antigenico, anche autosomministrato, o molecolare per SARS-CoV-2”.