CASTRO (Lecce) – Avrebbe diffamato il sindaco con un’espressione in dialetto per apostrofare il primo cittadino come “u porcu”. Un 85enne di Castrò è stato condannato dal giudice di pace del tribunale di Tricase al pagamento di una multa di 300 euro e a risarcire il sindaco in separata sede assistito dall’avvocato Alberto Corvaglia. Il caso risale al 29 maggio del 2022 in occasione di un comizio in cui il sindaco uscente era nuovamente in corsa per ricoprire la poltrona di primo cittadino nella tornata elettorale di giugno dello stesso anno poi vinta.
Giorni prima, il principale rivale nella competizione aveva accusato l’avvocato Fersini di essersi aumentato l’indennità fino a 2mila euro durante la pandemia. Circostanza del tutto falsa come tenne a precisare il sindaco nel corso di un comizio argomentandone anche il perché: un piccolo aumento mensile effettivamente c’era stato, disposto in realtà dal governo stesso. Nonostante le spiegazioni fornite sul palco, però, qualche concittadino ebbe comunque da ridire: “Ha capitu u porcu, anche lo stipendio si è alzato”.
E all’orecchio del sindaco arrivò ben presto la voce delle offese ricevute da un suo concittadino. Che contattato da Fersini per telefono confermò la frase colorita pronunciata davanti ad altre persone. “Nei miei confronti ha usato una frase assolutamente diffamatoria attribuendomi anche un fatto non vero” si legge nella denuncia depositata giorni dopo presso la caserma dei carabinieri di Spongano sfociata nella condanna dell’85enne. “Mi sarei accontentato delle scuse – commenta con amarezza Fersini – ma non sono mai arrivate”. L’imputato era assistito dall’avvocato Andrea Conte.