LECCE – I centristi tornano a sedersi attorno a un tavolo insieme a Forza Italia. Gli esponenti dell’Udc mancano: Isola è ammalato, Ruggeri ha impegni lavorativi (secondo quello che ci dicono gli organizzatori), ma lo Scudocrociato non abbandona ufficialmente le trattative. Continuano, dunque i lavori nel segno del PPE, ma per i centristi c’è solo Alleanza Popolare: ancora una riunione per discutere di programmi e cercare una strategia per allargare, questa volta nella sede di Forza Italia. La cosa più importante da dire è che i centristi non sono intenzionati a subire passivamente le candidature imposte a destra o a sinistra e su questo intento hanno trovato un alleato agguerrito: Forza Italia, che oggi ha mandato avanti le trattative con Nitto, Marra, De Filippis e De Benedetto. La posizione dell’Udc non è ancora chiara e l’assenza di Ruggeri potrebbe esprimere un conflitto interno: nel partito c’è chi crede nel tavolo del PPE, ma anche chi, come Melica, vuole stare nel centrosinistra, che poi è la collocazione ufficiale, visto che lo Scudocrociato governa con Emiliano.
Ruggeri, però, non ha gradito l’atteggiamento della segreteria Pd, che dopo aver pensato ad Alfredo Prete, non ha fatto partecipare i centristi alla scelta. La notizia del mal di pancia dello Scudocrociato è giunta fino al governatore della Puglia, che ha bacchettato i suoi. Quindi, Alfredo Prete, che oggi ha ottenuto l’endorsement di Emiliano, ha dovuto fingere di non aver accettato per attendere l’unanimità del Pd e, soprattutto, l’Udc. “Noi siamo col centrosinistra, meglio frenare sui tavoli per capire. Forza Italia è in giunta con Brandi: bisogna capire le loro intenzioni prima di sederci a quel tavolo” – spiega Melica. Insomma, anche i centristi, come i forzisti, spesso sembrano giocare su due tavoli e negarne uno a fasi alterne. Luigi Mazzei (AP), promotore di questi incontri, vuole costruire un’alleanza sui programmi, ma ci sono già dei nomi in campo da portare sul tavolo del centrodestra: non vengono svelati per non bruciarli, ma li sapremo nella prossima riunione del tavolo convocato da Mazzotta. Quello dei centristi è stato un tavolo preparatorio per una proposta da fare sul tavolo del centrodestra.
Intanto, sembra che i CoR siano immersi nelle loro guerre fratricide. Mentre Paolo Perrone passa come un caterpillar su ogni trattativa, facendo cinque nomi al tavolo di coalizione (ma imponendo solo Congedo ai consiglieri influenzabili, che il sindaco uscente continua a incontrare in questi giorni), nel centrodestra si agita una tempesta silenziosa. C’è un’aria tesa a Palazzo Carafa. Le mosse del sindaco uscente non piacciono a molti fittiani: portare avanti la candidatura di Congedo significa far scattare Frasca, un personaggio che ormai è fuori dalle grazie di Fitto e di molti dei suoi. Il sindaco uscente vuole conservare l’influenza sulla città, tanto da candidarsi direttamente, oltre a perorare la causa del cognato. Possibile che anche le proposte dei centristi acquisiscano una certa forza, magari nella prospettiva di un allargamento del tavolo di centrodestra: infatti, Forza Italia porterà nomi e programmi decisi con i centristi, con l’intento di pesare di più e allargare la coalizione, cercando di neutralizzare i giochi del sindaco uscente. “Raggiunto l’accordo tra Forza Italia e Area Popolare-NCD per le prossime amministrative di Lecce a cui sono convinto presto si potrà aggiungere anche L’UDC – recita il comunicato di Mazzei – Di fatto il tavolo del PPE ha dato il risultato sperato con la condivisione sui punti programmatici e sulla rosa dei possibili candidati Sindaci che saranno proposti con voce univoca sul tavolo del centro destra. La condivisione e il rispetto saranno le condizioni essenziali per un dialogo prolifico senza imposizioni e primarie ad ogni costo”.
Garcin