La preparazione al derby è stata all’insegna dei lavori di artigianato. Si è parlato, infatti, di falegnameria, ferramenta, porte aperte o chiuse o blindate, di ordine pubblico e quant’altro, ma, finalmente, adesso si parla anche di sport. E’ un’occasione da non perdere…
Mai preparazione al derby è stata più “travagliata” di quella relativa al primo derby dell’anno. Si è parlato di tutto, si è temuto di tutto, sono state adottate decisioni drastiche che sono state, poi, revocate, sperando che questo lasci il posto allo sport vero. C’è stato il “linciaggio” mediatico del Prefetto di Lecce reo di avere adottato la misura cautelativa, ritenuta da tutti piuttosto eccessiva, che poi, stranamente, è stata sconfessata ritornando a quello che avrebbe dovuto essere il normale svolgimento di una partita di calcio.
Ma in tutto questo bailamme ci sarà pure qualcuno che ha sbagliato! Forse le società? Forse i tifosi? Forse le autorità più o meno istituzionali? Di certo questa nuova soluzione, positiva per la tifoseria, non può non evidenziare alcuni aspetti da valutare a partita conclusa. Mi spiego: su quale base il Prefetto aveva adottato il provvedimento? Certamente su qualche informativa molto dettagliata che pregiudicava l’ordine pubblico. Come mai, oggi, il Comitato interprovinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza ha fatto marcia indietro? Certamente perché ci sono state le “garanzie” che consentono lo svolgimento della partita. In ogni caso, va dato atto al Prefetto di avere “stanato” le autorità preposte facendo loro assumere responsabilità che, altrimenti, sarebbero ricadute sulle spalle del Prefetto stesso; così oggi sento i sindaci garantire (chissà come!) dei propri tifosi, sento il sindaco di Bari dire che siederà in curva con i tifosi per tenerli buoni (se riesce, gli sia reso onore al merito!), vedo i tifosi che hanno contestato e contestano “la tessera del tifoso” correre in massa a sottoscriverla, vedo, insomma, tante cose strane. Di una cosa sono,comunque, certo: questa è un’occasione da non perdere assolutamente, pena la impossibilità di vedere, per sempre, un derby con la presenza delle due tifoserie. Qui tutta la responsabilità ricade sulla tifoseria che deve assolutamente isolare gli eventuali facinorosi e non deve farsi portare al traino da alcuni imbonitori che li fanno apparire solo sul lato negativo. E’ da anni che, personalmente, invoco l’abbassamento dei toni accesi, che caratterizza le due tifoserie, il comportamento meno da tifoso e più da sportivo di taluni rappresentanti istituzionali, che, in quanto tali, hanno ascendente sulla tifoseria, diciamo più esagitata. Ebbene, ripeto, questa è un’occasione per far vincere lo sport non a parale ma nei fatti.
Dal punto di vista tecnico il derby ci propone due squadre in precaria situazione di classifica con un Bari quasi fallimentare per una serie di circostanze; ci propone un Lecce in crescita, specie dopo l’ottima prestazione fornita a Napoli, ma non sappiamo, comunque, come abbia agito sui muscoli il “panettone” di Natale. A questo punto passano in secondo piano le considerazioni di natura tecnica, non interessa chi giocherà e con quale modulo, ma sarà fondamentale stare attenti, una volta tanto aiutare l’arbitro a dirigere bene, evitare comportamenti che, pur leciti in condizioni normali, lo sono di meno al momento.
Mi auguro possa vincere veramente lo sport!