Sono state inaugurate ieri sera a Martano, nelle suggestive sale della galleria d’arte Stomeo, le mostre personali di Nico Cucurachi e Silvana Colletta. Per l’occasione, tanti gli intenditori, ma anche parenti e amici degli artisti.
Ad introdurre la serata è stata Gianna Stomeo che non ha voluto nascondere la sua emozione nell’essere partecipe di un nuovo viaggio nell’arte, attraverso le opere di due meravigliosi pittori. Un viaggio che, a suo dire, lascia delle sensazioni particolari, sempre nuove. Un po’ come la stessa atmosfera che si è creata in sala. È stata la volta di Pompea Vergaro, critico d’arte, che ha parlato della galleria Stomeo, definendola come uno spazio con una propria identità. Uno spazio che desta curiosità e voglia di attraversarlo, suggerendo sensazioni del tutto personali.
La Vergaro ha salutato il ritrattista Nico Cucurachi, presentando al pubblico la sua mostra antologica, dal titolo “Cerco l’Eden”. Cucurachi, classe 1962, coltiva la passione per il disegno e la pittura fin dall’adolescenza. Per poter conseguire la laurea in Scienze Biologiche sospende la sua attività artistica. Intorno alla fine degli anni novanta decide di riavvicinarsi alla pittura, frequentando per ben dodici anni la scuola del maestro Luigi Corlianò. Oggi, Nico Cucurachi vive a Calimera e lavora nel campo chimico – farmaceutico, partecipa a collettive di artisti e rassegne d’arte, riscuotendo anche un discreto successo fra la critica. Pompea Vergaro, prima di illustrare le sue opere, ha sottolineato come Nico Cucurachi sia il pittore della realtà. Un verista, dunque, bravo nel rappresentare soggetti realmente esistiti o che ancora oggi si possono ammirare. Particolarmente suggestivi sono stati i ritratti di uomini importanti, cui è legata la storia d’Italia e del mondo. Da Gandhi a Garibaldi, da Einstein a Darwin, da Moro a Pertini, raffigurati in pose del tutto eccezionali con delle espressioni che l’artista sembra aver rubato ai momenti più intimi e nascosti della loro vita. Non mancano poi le nature morte dove, secondo Pompea Vergaro, egli è riuscito ad infondere un’anima alle cose e una personalità agli oggetti. Molto belle anche le tele di paesaggi marini, di animali e di uccelli, altra grande passione dell’artista, che ha saputo rappresentare magistralmente.
Più tardi, l’arte figurativa è stata accompagnata dalla poesia di Mauro Ragosta che ha allietato il pubblico citando alcuni dei versi che ha personalmente composto, tratti dal suo libro “Monsieur l’alchimiste”, e dalla musica di Joele e Lara Miceli che si sono esibiti al violino e violoncello, eseguendo diversi brani di Vivaldi e di Bach. Pompea Vergaro ha presentato poi la mostra di Silvana Colletta, intitolata “Respiri di donna”. Anche lei ha iniziato da giovanissima, cimentandosi nella pittura e nell’arte. Negli anni ha avuto la possibilità di imparare e sviluppare la tecnica del disegno e del colore, arrivando ad una graduale e costante crescita artistica. Tanti i riconoscimenti ottenuti in altrettanti concorsi di pittura e mostre a livello locale e nazionale. Silvana Colletta ama ritrarre le espressioni della figura umana, in particolar modo quelle del volto femminile che appaiono talmente nitide da trasmettere sensazioni e stati d’animo a chi le osserva. Questo grazie alla sua tecnica raffinata e convincente.