“Possibilità di rinegoziare i mutui passando al tasso fisso, stabilizzazione di 65mila precari della scuola, silenzio assenso per i permessi di costruire, creazione di distretti turistico – alberghieri, Bonus per le aziende che assumono a tempo indeterminato nel Mezzogiorno, defiscalizzazione totale
dei contributi per la ricerca scientifica. In più: controlli sì, ma stop alle oppressioni del fisco. I provvedimenti per lo sviluppo varati ieri dal Consiglio dei Ministri sono una vera e propria rivoluzione liberale tesa a sbloccare l’economia del Mezzogiorno e quindi anche della Puglia”. Lo sostiene in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese.
“Il rilancio del credito d’imposta, lo sgravio del 50% dei costi salariali per chi assume a tempo indeterminato nelle Regioni del Sud, le tante semplificazioni burocratiche, le agevolazioni per le imprese che investono in ricerca scientifica direttamente con le Università e i centri di ricerca, sono provvedimenti epocali che consentiranno di creare centinaia di nuovi posti di lavoro e sbloccheranno non solo il mercato delle costruzioni grazie al rilancio e al finanziamento del piano casa ma andranno ad aiutare migliaia di famiglie meridionali e pugliesi. La possibilità di rinegoziare i mutui a tasso variabile rendendoli a tasso fisso, costituisce una vera boccata d’ossigeno per le famiglie italiane oggi esposte ai rischi derivanti dalla precarietà dei mercati. Le critiche superficiali della sinistra pugliese a questo decreto sono ingenerose e demagogiche. I dieci articoli sono tutti punti di rilancio dell’economia italiana e in particolare del Mezzogiorno, con un occhio particolare ai giovani e alle famiglie. La creazione di distretti turistici specifici per il turismo costiero è poi per la Puglia un’occasione formidabile di sviluppo dell’economia turistica. In particolare il decreto prevede che si costituiscano distretti turistici, ossia reti di imprese che insieme saranno più forti ed opereranno in zone a burocrazia zero. A questo si aggiunge la modifica del regime delle concessioni per le spiagge: fermo il diritto inviolabile di passaggio e utilizzo della spiaggia, tutto ciò che è terreno su cui insistono insediamenti turistici (bar, chioschi, ecc) sarà oggetto di diritto di superficie che durerà 90 anni, sarà a pagamento e solo se ci sarà regolarità fiscale e previdenziale da parte degli imprenditori. Questo non significa “cementificare”, ma dare certezze agli investimenti e creare posti di lavoro garantiti. Ci auguriamo – conclude Palese – che la sinistra pugliese si concentri su come recepire e sfruttare al meglio anche in Puglia le potenzialità e le opportunità di questo Decreto, piuttosto che su come criticarlo solo per finire sui giornali”.