Fortuna vuole che a volte le storie riguardanti i nostri amici a quattro zampe siano vicende di amore e profondo rispetto anche per chi, come abbiamo troppo spesso raccontato, è spesso vittima di abusi e maltrattamenti.
“I cuccioli di Ateneo”, come sono stati soprannominati da alcuni dipendenti dell’Università del Salento, sono i piccoli protagonisti di questa storia a lieto fine che li vede prima tristemente abbandonati dalla loro mamma che deve continuare il suo cammino alla ricerca di cibo e non può provvedere al loro sostentamento oltre la fase dello svezzamento, e poi l’affidamento.
Probabilmente il termine risulterà ambiguo se riferito a dei cuccioli, ma è proprio quello che è accaduto: la mamma gatta, una volta terminato l’allattamento ha avvicinato una dipendente dell’università e le ha mostrato il luogo dove aveva tenuto per diversi giorni i suoi piccoli accuratamente nascosti e protetti, poi ha ripreso la strada del randagismo.
Subito la mobilitazione, il passaggio del testimone è avvenuto con successo e la cucciolata vive ora indisturbata nel cortile della sede di viale Gallipoli dell’Università del Salento dove, grazie all’impegno e alla generosità di alcuni impiegati possono condurre un’esistenza agiata e non patire la fame.
All’ingresso della struttura è anche posizionato un salvadanaio per raccogliere i fondi necessari alle loro cure e, nonostante le iniziali esitazioni, l’iniziativa ha preso piede e con orgoglio raccontiamo questa vicenda perché parla di persone dall’animo nobile e generoso. Un barlume di speranza per chi ama gli animali. Non possiamo che apprezzare ed esprimere il nostro plauso.
Pamela Villani