Partito da Palermo a piedi il 2 agosto scorso, é giunto a Melpignano questa mattina insieme ad altri tre ragazzi che hanno condiviso la sua avventura a tappe.
Giorgio Ciaccia, già spettatore del concertone si Melpignano nelle passate edizioni, quest’anno si é cimentato in un’impresa in sintonia con il suo stile si vita.
Ha percorso circa mille chilometri a piedi in 23 tappe. Sono arrivati al convento degli Agostiniani durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento musicale salentino.
Perchê hai intrapreso quest ‘avventura?
È una prova di movimento lento e sostenibile in armonia con la natura
Hai attraversato le regioni che separano la Sicilia con la Puglia solo attraverso percorsi impervi?
No, ma devo dire che spesso le strade sono più pericolose dei fuori-strada. La 106 nei pressi di Taranto, per esempio, rinominata strada della morte, é davvero pericolosa e farla a piedi serve a rendersi conto meglio della situazione
Durante il percorso, ed attraverso il tuo blog, hai invitato altre persone ad unirsi a te
Sì e in tanti mi hanno accompagnato in alcune tappe; un ragazzo di Napoli ci ha raggiunti in macchina e ha proseguito con noi per un lungo tratto
A Melpignano siete arrivati in quattro
Mi ha raggiunto ad un certo punto la mia compagna Veronica ed altri due ragazzi: Giovanni e Samanta
Che significato ha la tua impresa?
Voglio promuovere uno stile di vita il piú possibile in armonia con la natura, bandendo i mezzi privati e sostituendoli, quando necessario con quelli pubblici. Credo che noi umani dobbiamo rappresentare delle orme di passaggio sul pianeta, che scompaiono al primo acquazzone senza lasciare traccia. Invece siamo invasi dalla cementificazione selvaggia e dalle cattive abitudini
Ci riproverai il prossimo anno?
Sicuramente, ma con più organizzazione e in raccordo con i mezzi pubblici soprattutto per chi vorrà unirsi a me senza incorrere in infortuni o traumi da sforzo