TAURISANO (Lecce) – E’ stato condannato a due anni di reclusione (pena sospesa) per un tentativo di estorsione Salvatore Ancora, 61enne di Taurisano.
La sentenza è stata emessa dai giudici della seconda sezione collegiale (Presidente Roberto Tanisi, relatore Pasquale Sansonetti, a latere Fabrizio Malagnino) che hanno riconosciuto all’imputato le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti e al pagamento di 500 euro di multa.
La parte civile, costituita da un venditore di legna e assistita dall’avvocato Giovanni Chiffi, verrà risarcita con 5 mila euro. Il sostituto procuratore Giuseppe Capoccia, invece, aveva chiesto l’assoluzione.
Secondo le indagini, Ancora avrebbe costretto la persona offesa a versare gli interessi di natura usuraia. Nell’inchiesta era stato anche inizialmente coinvolto il padre Antonio accusato anche di usura ma l’uomo nel frattempo è deceduto. L’imputato era assistito dall’avvocato Pasquale Scorrano.
F.Oli.