COPERTINO (Lecce) Da vittima in un agguato a indagato per un omicidio. La Procura chiude le indagini per l’esecuzione di Fabio Frisenda, il 33enne di Copertino ucciso il 4 luglio dello scorso anno nei pressi di una campagna dove sorge una fabbrica per la produzione di infissi. I pubblici ministeri Guglielmo Cataldi e Stefania Mininni hanno notificato l’avviso proprio nei confronti di Luigi Margari, 35 anni, di Copertino, (vittima di un agguato a sua volta da parte di Giuseppe Vangeli condannato proprio ieri a dieci anni in Appello). Nel registro degli indagati non compare nessun altro nome. Inizialmente gli investigatori avevano ipotizzato che Margari (reo confesso) avesse agito con la complicità di qualcuno in base ad alcune testimonianze raccolte subito dopo l’efferato omicidio. Frisenda, all’epoca, si trovava ai domiciliari. Era autorizzato dal giudice del Tribunale di Sorveglianza a lavorare presso la ditta di infissi dalle 7,30 alle 16.
E quel giorno di inizio estate in tarda mattinata Margari arrivò a bordo della sua auto vicino al capannone dell’azienda. La vittima intuì di essere finito in un’imboscata. Iniziò a fuggire ma venne raggiunto da un colpo di pistola al cuore. Margari rimase uccel di bosco per due giorni. Dopo 48 ore si costituì presso la caserma dei carabinieri della Tenenza di Copertino. Nel corso dell’interrogatorio l’omicida svelò il movente: presunte avances rivolte dalla vittima alla compagna mentre Margari si trovava in ospedale.
Il killer reo confesso ha sempre negato di aver voluto uccidere Frisenda. Nelle intenzioni si doveva trattare di un avvertimento con la canna di una pistola. Nel frattempo l’avvocato Elvia Belmonte ha presentato un’istanza di scarcerazione al Tribunale del Riesame per motivi di salute. La decisione arriverà solo all’esito di una perizia medico legale. I familiari della vittima sono assistiti dagli avvocati Giovanni e Gabriele Valentini.
Francesco Oliva