COPERTINO (Lecce) – L’esplosione è avvenuta circa mezz’ora dopo le 2 della notte, svegliando di soprassalto residenti e cittadini: qualcuno aveva piazzato un ordigno rudimentale davanti alla porta di un’abitazione. È accaduto in una corte di via Iconella, nel centro storico di Copertino, dove ignoti malviventi hanno preso di mira l’abitazione al civico 40, dove vive una donna 45enne con i suoi quattro figli.
La bomba artigianale, di medio potenziale, ha arrecato seri danni allo stabile, mandando in frantumi muri ed infrangendo vetri e finestre. Danni sono stati registrati anche alle strutture adiacenti. L’abitazione, dopo l’allarme, è stata subito raggiunta dai carabinieri della tenenza locale e dagli investigatori del Norm della Compagnia di Gallipoli, giunti insieme agli artificieri del Comando Provinciale.
I militari hanno ascoltato gli inquilini dell’appartamento per capire chi possa essere stato il destinatario dell’attentato dinamitardo, che fortunatamente non ha provocato feriti. I sospetti degli investigatori si sarebbero concentrati su uno dei figli della donna, di 20 anni, arrestato lo scorso 18 aprile insieme ad altri due giovani, perché sorpresi a bordo di una Lancia Y con una pistola semiautomatica con matricola abrasa, una calibro 9 parabellum, considerata arma da guerra.
Sul posto si è reso necessario anche l’intervento dell’Ufficio tecnico comunale, che ha eseguito un sopralluogo all’interno della struttura, dichiarandone l’inagibilità a causa dei gravi danni riportati. Al vaglio dei militari, eventuali telecamere di sorveglianza presenti nella zona, che possano avere immortalato gli autori dell’atto intimidatorio.