LIZZANELLO (Lecce) – L’opera del pittore seicentesco napoletano Pacecco De Rosa, caposcuola del purismo, era stata rubata nel 1985 dalla chiesa matrice. Nella notte fra il 4 e il 5 novembre i ladri riuscirono a portare via la raffigurazione del martirio di San Lorenzo e altre quattro tele del pittore leccese Oronzo Tiso. Per dieci anni non si è saputo nulla dei dipinti rubati.
Nel febbraio del 1997 i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, specializzati nella tutela del patrimonio artistico ed archeologico, hanno ritrovato la tela del Martirio di San Lorenzo nel retrobottega di una pasticceria di Lecce. L’intervento delle Fiamme Gialle ha impedito che il dipinto finisse nei circuiti del mercato nero delle opere d’arte: era già stato fissato un prezzo e le trattative erano state avviate.
La storia recente della tela è alquanto travagliata. Al ritrovamento, infatti, non è seguito l’immediato ritorno nella chiesa di Lizzanello. I ladri l’avevano tagliata in maniera maldestra compromettendone la conservazione e i colori. Ci sono voluti due interventi di restauro eseguiti nei laboratori della Soprintendenza di Bari per riportarla al suo originario splendore. Fra un intervento e l’altro, nel 2010 il dipinto fu esposto nella mostra “Echi caravaggeschi in Puglia”, ospitata a Lecce nel dicembre del 2010 nella chiesa di San Francesco della Scarpa. Rientrata nel Museo Diocesano e poi daccapo richiamata a Bari per il restauro definitivo, della tela a Lizzanello se n’era quasi persa la memoria.
La consigliera comunale con delega alla Cultura Paola Buttazzo, all’indomani del suo insediamento, ha avviato i contatti con la Curia e le Soprintendenze di Lecce e di Bari per ottenere il rientro a Lizzanello della pregiata tela. L’arcivescovo monsignor Domenico D’Ambrosio ha aderito alla richiesta avanzata dal parroco don Albino De Pascali di restituzione della tela. Mentre il sindaco Fulvio Pedone e l’amministrazione comunale hanno da subito predisposto gli interventi di sicurezza voluti dalla Soprintendenza prima di autorizzare il rientro della tela.
“L’importanza dell’opera è notevole – sottolinea la consigliera Buttazzo –ma al di là della valenza artistica, per noi di Lizzanello, questa tela rappresenta un tassello della nostra storia. E’ la testimonianza della fede dei nostri padri nei confronti di San Lorenzo Martire. Una devozione antica. E prima il furto e poi il mancato ritorno a Lizzanello sono una ferita aperta nella fede e nel patrimonio storico-artistico. Perché è la memoria del passato che ci consente di definire la nostra identità di persone e di comunità”.