F.Oli.
CURSI (Lecce) – Ubriaco alla guida e senza patente allunga 50 euro ai carabinieri perché chiudessero un occhio dopo un controllo stradale. In termini giuridici: istigazione alla corruzione. Con quest’accusa S.M., di Cursi, è stato condannato ad 1 anno e 4 mesi (pena sospesa e non menzione e concessione delle attenuanti generiche) dal gup Simona Panzera nel giudizio abbreviato. Il pubblico ministero Maria Rosaria Micucci aveva invocato il doppio della pena: 2 anni e 8 mesi di reclusione.
Il tentativo di corrompere i due militari in servizio presso la stazione di Cursi risale al 2016. S.M. è in compagnia di un amico a bordo della sua auto quando viene fermato da una pattuglia dei carabinieri per un normale controllo stradale. Dall’accertamento saltano fuori una serie di infrazioni. Il giovane viene trovato con tasso alcolemico superiore alla soglia consentita e risulta anche privo della patente di guida. Dura lex sed lex.
E implacabilmente viene applicata. Nei confronti di S.M. scatta la denuncia, il sequestro del mezzo e il ritiro della patente. L’automobilista, in extremis, tenta la carta della disperazione. In dialetto salentino invita i due carabinieri a soprassedere allungando due banconote da 50 euro. I militari rimangono ligi ai propri doveri e la posizione si aggrava. Oltre a tutte le precedenti infrazioni si aggiunge anche una denuncia per istigazione alla corruzione (la più grave). L’imputato era difeso dall’avvocato Carlo Madaro.