di Gaetano Gorgoni
PESCARA – A conclusione della tre giorni di formazione del Movimento 5 Stelle nel Villaggio Rousseau, Luigi Di Maio ha presentato i 20 punti del suo programma e, naturalmente, gli eletti emersi dalle contestatissime “parlamentarie” del 2018. Come abbiamo spiegato in anteprima, ci sono state esclusioni eccellenti, che qualcuno ha chiamato epurazioni. Nel Salento sono finiti fuori personaggi che remavano contro i portavoce parlamentari. Ora, però, chi ha vinto le consultazioni online si prepara alla corsa vera. Al Senato rispuntano Barbara Lezzi, Maurizio Buccarella, Daniela Donno. Tre leccesi insieme a tutti gli altri pugliesi: Alfonso Campolillo, Gisella Naturale, Garruti Vincenzo, Cinzia Maria Di Nunno, Cataldo Mininno. Alla Camera spunta nuovamente il nome dell’amletico Diego De Lorenzis, che aveva deciso di non candidarsi, ma poi ha risolto il dubbio scendendo in campo.
Gli altri in corsa per Montecitorio sono i seguenti: Giuseppe Brescia, Angela Masi, Davide Garantino, Marika Notarangelo, Veronica Gianone, Leonardo Donno, Annalisa Urso, Giuseppe L’Abbate, Alessandra Ermellino, Giovanni Vianello, Valentina Palmisano, Giuseppe D’Ambrosio, Marialuisa Faro, Giorgio Lovecchio, Francesca Troiano. A Pescara sono stati presentati anche i nomi dei big della “società civile”: ‘l’anti-Schettino’ comandante Gregorio De Falco, applaudito lungamente in sala, il presidente del Forum Disabili Vincenzo Zoccano, il giornalista ex Mediaset, Emilio Carelli, e il presidente dell’Adusbef, Elio Lannutti. Le polemiche di chi è rimasto fuori, però, restano. Alcuni promettono disimpegno, altri si tureranno il naso e voteranno i portavoce contestati in questi anni.
Ecco i 20 punti del programma, già pubblicati su tutte le agenzie di stampa:
– Via subito 400 leggi inutili: stop alla giungla delle leggi, meno burocrazia per imprese e cittadini
– Smart nation: nuovo lavoro e lavori nuovi. Investimenti ad alto moltiplicatore occupazionale per creare nuove opportunità di lavoro e nuove professioni. Investimenti in nuova tecnologia, nuove figure professionali, internet delle cose, auto elettriche, digitalizzazione PA
– Reddito di cittadinanza: rimettiamo l’Italia al lavoro. Oltre 2 miliardi di euro per la riforma dei centri per l’Impiego: “Facciamo incontrare davvero domanda e offerta di lavoro e garantiamo formazione continua a chi perde l’occupazione. Con la flex security le imprese sono più Competitive e le persone escono dalla condizione di povertà”.
– Pensione di cittadinanza: mai più sotto i 780 euro. Pensione minima di 780 euro netti al mese a tutti i pensionati, 1.170 euro netti al mese per una coppia di pensionati.
– Meno tasse, più qualità della vita. Riduzione delle aliquote Irpef, niente tasse per redditi fino a 10mila euro, manovra choc per le piccole e medie imprese: riduzione del cuneo fiscale e riduzione drastica dell’Irap, abolizione reale degli studi di settore, dello split payment, dello spesometro e di Equitalia, inversione dell’onere della prova: il cittadino è onesto fino a prova contraria.
– Tagli agli sprechi e ai costi della politica: 50 miliardi che tornano ai cittadini. Stop a pensioni d’oro, vitalizi, privilegi, sprechi della politica e opere inutili. Riorganizzazione delle partecipate, spending review della spesa improduttiva
– Sicurezza e legalità: 10mila nuove assunzioni nelle forze dell’ordine e due nuove carceri per dare ai cittadini più sicurezza e legalità
– Stop al business dell’immigrazione. Cooperazione internazionale finalizzata anche alla stipula di trattati per i rimpatri. 10.000 nuove assunzioni nelle commissioni territoriali per valutare, in un mese, come negli altri paesi europei, se un migrante ha diritto a stare in Italia o no
– Tutela dei risparmi dei cittadini. Risarcimenti ai risparmiatori truffati. Creazione della Procura nazionale per i reati bancari. Riforma bancaria Glass Steagall act contro le speculazioni.
– La sanità si prende cura di te. Aumento delle risorse per la Sanità Pubblica e riduzione sostanziale delle liste di attesa per tutti gli esami medici
– 17 miliardi per aiutare le famiglie con figli. Applicazione del modello francese, rimborsi per asili nido, pannolini e baby sitter. Introduzione iva agevolata per prodotti neonatali, per l’infanzia e per la terza età. Innalzamento importo detraibile per assunzione di colf e badanti
– Banca pubblica per gli investimenti. Creazione di una Banca pubblica per gli investimenti per piccole imprese, agricoltori e famiglie
– Lotta a corruzione, mafie e conflitti d’interesse. Modifica 416 ter sul voto di scambio politico mafioso. Riforma della prescrizione. Daspo per i corrotti. Agenti sotto copertura. Intercettazioni informatiche per reati di corruzione
Una giustizia rapida, equa ed efficiente. Riduzione della durata dei processi. Certezza del processo e della pena.
– Green economy: Italia 100% rinnovabile. 200mila posti di lavoro da economia del riciclo rifiuti. 17mila nuovi posti di lavoro per ogni miliardo di euro investito nelle rinnovabili e nell’efficienza energetica. Uscita dal petrolio entro il 2050. Un milione di auto elettriche
– Riduzione del rapporto debito pubblico/pil di 40 punti in 10 anni. Più ricchezza grazie a maggiori investimenti in deficit, ad alto moltiplicatore e con maggiore occupazione. Riduzione spese improduttive. Tagli agli sprechi. Lotta alla grande evasione fiscale
– Superamento della cosiddetta ‘buona scuola’. Piano assunzioni razionale in base al fabbisogno delle scuole. Incremento spesa pubblica per istruzione scolastica. Abolizione del precariato
– Valorizzazione e tutela del made in Italy. Italia.it diventa la piattaforma e-commerce per i prodotti made in Italy nel mondo. Maggiore tutela dei beni culturali. Salvaguardia della qualità dei prodotti italiani minacciati dai trattati internazionali. Creazione di un ministero del Turismo separato da quello dei Beni Culturali
– Investimenti produttivi: 50 miliardi nei settori strategici. Puntiamo su: innovazione, energie rinnovabili, manutenzione del territorio, contrasto al dissesto idrogeologico, adeguamento sismico, banda ultra larga, mobilità elettrica
– Superamento della legge Fornero. Quota 100 e Quota 41. Staffetta generazionale. Categorie usuranti. Opzione donna