di Julia Pastore
LECCE – E’ stata una delle più brutte manifestazioni della storia No Tap: da dimenticare per colpa di qualche ignorante che non sa dare un senso ai propri gesti. Le forze dell’ordine sospettano che il vandalismo sia opera di alcuni anarchici provenienti da alcuni noti centri sociali: gli stessi che hanno lanciato i petardi. Già in serata la condanna della politica è stata bipartisan. Il senatore Roberto Marti, ieri, ha espresso uan condanna decisa. “Non si può approfittare di una manifestazione per imbrattare la città e i suoi monumenti – ha spiegato il leader leghista. Fermo restando il sacrosanto diritto di manifestare è singolare che chi dice di voler difendere la propria terra, il proprio mare non abbia rispetto della città e dei suoi monumenti. La manifestazione no tap, che pure si è svolta in maniera pacifica, ha creato danni ad immobili di privati cittadini e a beni artistici, come il teatro Apollo di recente restauro. Tutto questo comporterà anche l’esborso di denaro per ripristinare lo stato dei fatti. Un gesto da condannare – prosegue Marti – tanto più che a finire nel mirino sono state anche le forze di polizia contro le quali sono state fatte delle scritte.
Si tratta di uomini e donne che sono al servizio del nostro Paese e del nostro territorio garantendo sicurezza e ordine e ai quali non posso che dire grazie per il lavoro che ogni giorno svolgono”. Esprime rabbia e disprezzo anche l’ex assessore ai Lavori Pubblici, Gaetano Messuti, leader di Sentire Civico, che con la sua squadra ha lavorato alla consegna dell’Apollo ai leccesi, dopo anni di abbandono. “Ieri Lecce è stata profanata ed umiliata: violentata proprio da parte di chi si schiera a tutela del territorio, ma poi al grido di ‘No Tap’, riversa la propria rabbia sui simboli della città, deturpandoli! La parete esterna del Teatro Apollo, la recinzione del Museo Sigismondo Castromediano e dei muri del centro cittadino sono stati imbrattati in modo vandalico ed al ritmo del controsenso di voler rivendicare un diritto, se ne calpestano altri. Una cosa è manifestare pacificamente in favore di un diritto altro è realizzare lo scempio che è stato posto in essere nella nostra città: un danno non solo ai monumenti ma anche alla sicurezza dei nostri cittadini! Vergogna!”
Il giorno dopo è amara la riflessione anche da parte del sindaco, Carlo Salvemini: “Ci sono molti modi per sentirsi cittadini attivi al servizio dell’interesse collettivo, impegnati nel rispetto del territorio e del patrimonio ambientale e culturale. Uno è certamente manifestare la propria contrarietà ad un’opera che si considera incompatibile con l’equilibrio ambientale e sociale del territorio. Diritto costituzionalmente garantito e mai messo in discussione. Un altro è sentirsi responsabili ogni giorno del rispetto e della difesa degli spazi pubblici, che sono anch’essi come il paesaggio elementi identitari della nostra comunità. Dovere di cittadinanza spesso dimenticato.
Dispiace che ci sia qualcuno, tra coloro che hanno preso parte alla manifestazione No-Tap che non abbia questa sensibilità e consapevolezza: e pensa di potersi presentare come difensore del territorio e al contempo manifestare disprezzo verso luoghi come scuole e teatri e danneggiarli intenzionalmente con scritte che, al di là del contenuto (in alcuni minaccioso e intimidatorio) altro non sono che manifestazioni di inciviltà. Del resto la disarticolazione dell’intreccio tra diritti e doveri è causa del nostro indebolito spirito nazionale. Ci adopereremo immediatamente per ripristinare, a spese di tutti i leccesi, la pulizia dei muri imbrattati e al contempo per individuare i responsabili e chiedere loro il risarcimento dei danni. In chiusura voglio ringraziare le forze dell’ordine, che ieri hanno assicurato con professionalità il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero senza ricadute sulla sicurezza dei leccesi”.
Condanna anche da Fratelli d’Italia: “Si levi un coro di condanna unanime e senza mezzi termini nei confronti di questa violenza contro la città e contro i cittadini”. E’l’appello del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Erio Congedo, in seguito alle vicende che hanno colpito ieri Lecce, ancora una volta sfregiata dai “soliti noti” dell’area antagonista e dei centri sociali, questa volta durante la manifestazione NoTap.
“Palazzi storici, monumenti, muri di abitazioni e di esercizi sfregiati da scritte vandaliche. Bombe carta, bottiglie, cori e insulti contro le Forze dell’Ordine. Sono episodi vergognosi che ci auguriamo non restino impuniti.
Dello stesso tenore le dichiarazioni di Andare Oltre che invita il Comitato NO TAP a ripulire le scritte in città: “L’oltraggio compiuto da chi in nome di una legittima protesta ha imbrattato i muri e i monumenti della nostra città non merita di restare impunito. Bene ha fatto sicuramente il Sindaco a rimarcare che dovrà essere il Comune ad occuparsi della pulizia ma sorprende come l’invito alla pulizia sia arrivato da TAP e non dal Comitato NO TAP che ha organizzato la manifestazione e che ha visto infiltrarsi al suo interno delle persone che nulla hanno a che fare con quel popolo che circa un anno fa manifestò pacificamente in Piazza Sant’Oronzo insieme a 95 Sindaci del territorio. Sarebbe stato molto più logico e apprezzato che lo stesso Comitato NO TAP si fosse proposto al fianco del Comune nell’attività di pulizia magari offrendo della manodopera con un protocollo sulla sicurezza che salvaguardasse chi avesse operato nella pulizia dei muri della città. L’amore per la propria terra si manifesta con i forti ideali ma anche con azioni concrete, e per fare questo non è mai troppo tardi.”Massimo Fragola – capogruppo Andare Oltre Comune di Lecce
Insomma, a condannare l’azione vandalica dei manifestanti sono gli stessi “No Tap” oltre a tutta la politica. Naturalmente, la nota multinazionale interviene per stigmatizzare l’accaduto: “TAP si associa allo sdegno e alla condanna dell’intera comunità leccese per gli atti vandalici e la deturpazione dei monumenti perpetrata dai manifestanti noTap nella serata di ieri.” A darne notizia è la stessa Tap in una nota con la quale afferma che “con la stessa cura con cui il progetto assicurerà il ripristino dell’ambiente, del paesaggio e della bellezza dei territori direttamente interessati ai lavori di costruzione del gasdotto, TAP si mette a disposizione per contribuire a sostenere la pulitura e il ripristino degli edifici e dei monumenti danneggiati ieri.”
Paolo Pagliaro, No Tap della prima ora e dirigente forzista, condanna il gesto ignobile di deturpare contenitori culturali: “Non roviniamo il concetto di battaglia per il territorio con atti vandalici che devono essere condannati e mai giustificati. La battaglia contro la TAP deve essere condotta, sempre e comunque, in modo civile, con toni e modi moderati, e non dobbiamo assolutamente rischiare che il baricentro della discussione si sposti su altri binari che non siano quelli giusti. Il focus del problema è il gasdotto e deve rimanere solo quello.
Chi ha sporcato i muri di Lecce, e del Teatro ristrutturato con i soldi di tutti, non vuole il bene del territorio e si è messo sullo stesso piano di chi vuole deturparlo con il gasdotto. Condanniamo pesantemente il gesto, cerchiamo di isolare chi lo ha commesso, e continuiamo a dire NO TAP in modo civile, perché noi non vogliamo il gasdotto ma non vogliamo nemmeno chi rovina il bene comune. Chi ha voglia di manifestare in quel modo barbaro rimanga a casa così siamo certi che non conteremo ulteriori danni”.
Di diverso tenore l’intervento di alcuni attivisti No Tap, che ieri non erano presenti, come Gianluca Maggiore: “Ringraziamo la Multinazionale TAP per aver messo a disposizione una bottiglia di diluente necessario a pulire i monumenti. Speriamo che con la stessa solerzia TAP provveda a ripristinare lo sbancamento della Palude di Cassano,e la distruzione dell’area di San Basilio. A quanto pare nell’area di cantiere TAP, ci sono dei vandali ambientali che agiscono in tutta libertà e sarebbe auspicabile un intervento”.