SALENTO – Il 10 giugno 2018 (con l’eventuale turno di ballottaggio fissato per il 24 giugno) torneranno al voto, per l’elezione diretta dei sindaci e dei Consigli comunali, undici comuni della provincia leccese: Alezio, Giurdignano, Montesano Salentino, Salve, San Donato di Lecce, Sannicola, Santa Cesarea Terme, Spongano, Squinzano, Surbo e Vernole. Lo scorso 4 aprile il prefetto Claudio Palomba ha convocato i comizi elettorali. Le amministrative saranno un momento importante dal punto di vista politico per la futura elezione del presidente della Provincia di Lecce prevista a ottobre e poi per dare man forte ai candidati delle regionali. Tutti gli equilibri e le leadership politiche stanno cambiando: Mellone si prepara alla presa della provincia insieme a Marti e Delli Noci. Poi, c’è da testare la crescita esponenziale del Movimento 5 Stelle: bisognerà capire se anche in competizioni che si basano totalmente sull’intuitu personae avrà gli stessi risultati delle politiche
Le amministrative rappresentano l’ennesima prova di forza. Occhi puntati sulle realtà vicine ai 15 mila abitanti. Il tramonto dei fittiani ha cambiato gli e equilibri e Marti gioca la partita da leader in molti comuni. Ad esempio, nel popoloso Squinzano il sindaco uscente è un fedelissimo del senatore leghista. C’è un ex sindaco contro il primo cittadino uscente: Gianni Marra. Centrodestra contro centrodestra, ancora una volta: Forza Italia farà la sua partita, a quanto pare. Molto impegnativa la campagna elettorale di Surbo, dove l’ombra del commissariamento non fa dormire sonni tranquilli al sindaco uscente. Fabio Vincenti, braccio destro di Fitto, cinque anni fa vinse contro il suo compagno di partito Giuseppe Maroccia: i fittiani erano ancora con Berlusconi e i vertici se ne lavarono le mani mantenendo una posizione neutrale. Marti, però, in quella occasione si dice che abbia sostenuto l’attuale sindaco.
Ora si ripeterà la stessa sfida, ma c’è una “terza incomoda”, che è Filomena D’Antini Solero. L’esponente di Forza Italia è pronta a candidarsi a sindaca di Surbo, ma è in buoni rapporti con Vincenti, quindi, è tutto ancora da vedere. Allo stato attuale il senatore leghista, Roberto Marti, dunque, cerca di puntare su un candidato vincente anche a Surbo: la conquista della provincia così è più facile con due comuni che sfiorano i 15 mila abitanti. A sinistra c’è la referente di Sebastiano Leo e, quindi, del senatore Dario Stefano, Martina Gentile. I 5 stelle, invece, sono in crescita in questa comunità, ma non hanno ancora un nome da spendere per la causa. Sempre a Surbo c’è ancora Antonio Cirio con la voglia di riprovarci. Nicola Donno, anche lui tra i possibili candidati alla poltrona di primo cittadino, è il consigliere comunale che fa riferimento al senatore Marti: insieme ad Andare Oltre di Pippi Mellone lavora per individuare un nome che unisca tutta l’area (il senatore leghista sceglierà sempre l’opzione alternativa a quella fittiana).
Tra gli ultimi fittiani rimasti a presidiare i pochi comuni dove sventola la loro bandiera c’è Cosimo Piccione, il sindaco di Sannicola appartenente all’area di Gabellone: il sindaco uscente ha fatto un solo mandato in una comunità che conta seimila abitanti. Pippi Nocera, sindaco uscente che non è in Consiglio, il fratello Valerio Nocera, Danilo Scorrano, Vilma Giustizieri, Luigi Colella e l’avvocata Maria Greco sono gli avversari di Cosimo Piccione: tutta quest’area con varie sensibilità metterà su una lista civica di “progetto, programma e proposta”. Il candidato sindaco avversario di Piccione sarà l’avvocato Paolo Farachi: una candidatura che ha federato forze diverse per dare un’alternativa al paese. Anche queste piccole elezioni in questi piccoli paesi potrebbero cambiare ulteriormente gli equilibri di un centrodestra ancora orfano di leader capaci di essere ascoltati da tutti.
Garcin