LECCE – Questa, in estrema sintesi, la fotografia dei top manager delle imprese italiane che, tra marzo 2013 e marzo 2018, sono cresciuti di circa 48mila unità; continuano però a diminuire i giovani manager dell’Azienda Italia. Complessivamente, infatti, nei 5 anni considerati, la percentuale di amministratori con più di 50 anni è passata dal 53,3 al 61% del totale delle cariche, con una perdita invece di 7,7 punti percentuali per quella degli under 50. Sul versante territoriale i dati rivelano un’Italia divisa in due: nelle regioni del Centro e del Mezzogiorno si assiste ad una crescita nel numero degli amministratori (79mila in più negli ultimi 5 anni, di cui 30mila al centro e 49mila al Sud). Dinamica opposta nelle regioni del Nord, con una riduzione nell’arco del quinquennio di circa 32mila unità.
“Si parla con preoccupazione, da oltre un decennio, di disoccupazione giovanile – commenta Alfredo Prete, presidente dell’Ente camerale leccese – ma questi dati ci ricordano che esiste anche un altro problema, in prospettiva ancora più insidioso: sempre più aziende sono guidate da persone “mature”. Certo, le statistiche sono influenzate anche dalle dinamiche della popolazione italiana, la cui età media aumenta per il calo demografico e comunque “età” e “capacità imprenditoriali” non sono in assoluto fattori inversamente proporzionali; sicuramente un over 50 può vantare esperienza e saggezza maturate con gli anni, ma un dirigente giovane è probabilmente più aperto al cambiamento ed all’innovazione, maggiormente propenso ad abbandonare la routine e sperimentare strade nuove per rilanciare ed attualizzare l’azienda. Non a caso, la lista Forbes delle 2000 aziende più grandi al mondo evidenzia che la fascia d’età che conta più imprenditori di grande successo è proprio quella tra i 35 ed i 39 anni.
La “ricetta”, forse, potrebbe essere una virtuosa alleanza tra generazioni, un affiancamento e poi il passaggio di testimone, una condivisione del bagaglio di conoscenze da senior a junior. E potrebbe avere un ruolo rilevante anche l’esperienza legata all’alternanza scuola-lavoro, che fornisce al giovane studente occasioni di contatto con realtà aziendali, favorendone poi l’ingresso da giovane lavoratore e – perché no? – futuro dirigente”.
Il medesimo andamento – l’invecchiamento dei manager – si riscontra anche nella provincia di Lecce: le persone con carica di amministratore nelle imprese salentine sono aumentate di circa 2.500 unità negli ultimi 5 anni, ma la crescita riguarda gli ultra cinquantenni e addirittura gli ultrasettantenni. Continuano a diminuire, invece, i giovani coinvolti in questi ruoli dirigenziali ai massimi livelli. Al 31 marzo 2018, gli amministratori con più di 50 anni superano le 17mila unità e sono il 52% del totale (erano il 44,4% nel 2013), mentre gli under 50 sono 15.871, pari al 48%, contro il 55,6% di cinque anni fa.
Nel quinquennio esaminato, gli amministratori nella fascia di età 50-69 anni sono cresciuti del 25,3% passando da 11.138 a 13.950 persone e addirittura negli over 70 la percentuale sale al 31%. In valore assoluto gli amministratori ultra settantenni erano 2.414 nel 2013, al 31 marzo 2018 sono 3.159. A questa crescita ha fatto da contraltare una marcata diminuzione degli amministratori under 50: a fine marzo ammontavano a 14.423 quelli della fascia d’età 30-49 anni diminuiti del 5% rispetto al 2013 (15.180), ma la diminuzione più consistente (-17,6%) si è registrata nella fascia dai 18 ai 29 anni: passati da 1.757 agli attuali 1.448.
L’analisi per settori economici evidenzia che l’invecchiamento è trasversale a tutte le attività, con incrementi del 67% nella classe 50-69 anni e di quasi il 72% in quella degli over 70 nel settore dell’alloggio e ristorazione e nei servizi alle imprese, con punte del 65% (50-69 anni ) e oltre il 60% (over 70). I giovani under 30 aumentano di quasi il 43% nell’ambito delle attività dei servizi di informazione e comunicazione, nel settore sanitario e assistenza sociale (+21,4%) e nelle attività artistiche (+16,7%).
Amministratori della provincia di Lecce per settori – valori assoluti al 31 marzo 2018
Settori di attività | Valori assoluti | Saldi periodo 2013-18 | Var. % periodo 2013-18 | |||
Under 50 | Over 50 | Under 50 | Over 50 | Under 50 | Over 50 | |
A Agricoltura, silvicoltura pesca | 540 | 793 | -12 | 86 | -2,2 | 12,2 |
B Estrazione di minerali da cave e miniere | 18 | 34 | 0 | 3 | 0,0 | 9,7 |
C Attività manifatturiere | 1.420 | 2.230 | -428 | 201 | -23,2 | 9,9 |
D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz… | 78 | 97 | 16 | 38 | 25,8 | 64,4 |
E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d… | 52 | 66 | -7 | 24 | -11,9 | 57,1 |
F Costruzioni | 1.890 | 2.285 | -230 | 402 | -10,8 | 21,3 |
G Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut… | 3.162 | 3.380 | -154 | 779 | -4,6 | 30,0 |
H Trasporto e magazzinaggio | 310 | 295 | 15 | 77 | 5,1 | 35,3 |
I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione | 1.831 | 1.157 | 224 | 467 | 13,9 | 67,7 |
J Servizi di informazione e comunicazione | 500 | 419 | 35 | 134 | 7,5 | 47,0 |
K Attività finanziarie e assicurative | 151 | 290 | -31 | 38 | -17,0 | 15,1 |
L Attività immobiliari | 338 | 539 | -36 | 161 | -9,6 | 42,6 |
M Attività professionali, scientifiche e tecniche | 657 | 761 | -98 | 179 | -13,0 | 30,8 |
N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imp… | 648 | 583 | 50 | 230 | 8,4 | 65,2 |
P Istruzione | 217 | 203 | -28 | 72 | -11,4 | 55,0 |
Q Sanità e assistenza sociale | 492 | 498 | 124 | 181 | 33,7 | 57,1 |
R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver… | 453 | 389 | 85 | 164 | 23,1 | 72,9 |
S Altre attività di servizi | 376 | 241 | 39 | 112 | 11,6 | 86,8 |
X Imprese non classificate | 2.737 | 2.854 | -631 | 214 | -18,7 | 8,1 |
Totale | 15.871 | 17.118 | -1.066 | 3.566 | -6,3 | 26,3 |