F.Oli.
SALVE (Lecce) – E’ stato trasferito in una comunità terapeutica Luigi Coluccello, l’imbianchino di 57 anni residente a Salve, arrestato all’alba del 7 settembre scorso dopo il lancio di molotov contro l’abitazione dei vicini. Il gip Vincenzo Brancato ha così accolto l’istanza depositata dagli avvocati Luca Puce e Gessica Nuzzello. D’altro canto, nei giorni immediatamente scorsi la visita in carcere di una psichiatra accertò “la necessità di un adeguato programma terapeutico riabilitativo”.
Sulla decisione del giudice avrà inficiato anche il contenuto dell interrogatorio in cui Coluccello si è assunto ogni responsabilità serbando un contegno quanto mai collaborativo; ammettendo, senza alcuna remora, di soffrire da qualche tempo di “problemi mentali”; manifestando l’intimo desiderio di volersi finalmente curare avviando un apposito programma psicosocioriabilitativo anche residenziale. “La gravità del gesto”, commentano i legali di Coluccello, “non può non alimentare fondate riserve sulla reale capacità di intendere e volere dell’uomo al momento del fatto. Ecco perché a breve sarà avanzata al gip apposita istanza di incidente probatorio per verificare quanto l’uomo fosse consapevole del proprio agire e cosi la sua stessa futura imputabilità in ordine agli addebiti contestatigli…”.
Secondo le indagini condotte dai carabinieri del Norm di Tricase e dai colleghi della stazione di Salve, Coluccello avrebbe posizionato una bombola di gpl con la valvola aperta nella villetta del suo vicino di casa. Poi avrebbe tentato di fare saltare tutto in aria lanciando contro l’abitazione tre molotov che l’uomo aveva portato con sé per compiere il suo folle gesto. E’ stato però bloccato e arrestato poco dopo. Nell’udienza di convalida Coluccello giustificò la sua azione con un forte stress motivato da un irrefrenabile stato d’ira. Il gip convalidò l’arresto confermando la custodia cautelare in carcere.