SALENTO – Si sarebbe presentato come finanziere pagando la merce acquistata in due differenti esercizi commerciali allungando in entrambi i casi 100 euro. Peccato che la banconota fosse falsa così come la sua qualifica di rappresentante delle Fiamme Gialle. Giacomo Liotta, 42enne, originario di Adrano (comune in provincia di Catania), è stato condannato a 2 anni e 2 mesi di reclusione con l’accusa di spendita di monete falsificate.
La sentenza è stata pronunciata dal giudice monocratico Silvia Saracino a fronte di una richiesta di pochi mesi invocata dal vpo di udienza Antonio Paladini. Due gli episodi contestati. Il primo risale al 23 novembre di due anni fa. L’uomo si sarebbe presentato in una lavanderia di Muro Leccese dove avrebbe lasciato la divisa da finanziere per farla lavare. Al momento del pagamento avrebbe allungato una banconota di 100 euro. Fasulla. Stesso canovaccio adottato due giorni dopo. Quando Liotta si sarebbe presentato in una ferramenta di Otranto. Sempre con la divisa da finanziere avrebbe acquistato una bomboletta pagando con 100 euro.
L’uomo è stato così denunciato. Dopo la richiesta di decreto di giudizio immediato si è aperto il processo. L’imputato era assistito dall’avvocato Pietro Scavaglieri (del Foro di Catania) sostituito in aula dal collega del Foro di Lecce, Fabrizio Ruggeri. Le parti civili erano assistite dall’avvocato Andrea Conte per le quali è stato disposto un risarcimento di 500 euro.