SAN FOCA (MELENDUGNO) – La vecchia tettoia del bar ristorante in legno di 140 metri era diventata un problema dopo 13 anni, quando erano avvenute mutazioni di proprietà e una serie di autorizzazioni erano state rilasciate. Alla fine, dopo un breve sequestro, che stava danneggiando la stagione estiva, il noto “Lido San Basilio” può tornare a lavorare tranquillamente con il suo noto ristorante sul mare. Dopo gli accertamenti avviati a gennaio dalla polizia locale di Melendugno sono scattati i primi provvedimenti, ma probabilmente era stata una cattiva comunicazione tra enti a far scattare l’intervento della Procura leccese. Il decreto di sequestro preventivo d’urgenza era stato disposto dal pubblico ministero Paola Guglielmi e notificato al legale rappresentante dello stabilimento: si sospettava un abuso edilizio.
“Con notifica del del 25/6/2019, ci è stato comunicato da parte del Tribunale del riesame di Lecce l’annullamento del sequestro e la restituzione di quanto sequestrato dal Gip di Lecce in data 5/6/2019. Il sottoscritto Andrea Fasiello quale titolare del Lido San Basilio col presente comunicato è qui a ringraziare il Pm Dr.Guglielmi, come i componenti togati del Riesame, per la loro celerità ed attenzione con cui sono stati esaminati gli atti accertando che, come già detto dallo scrivente nel momento del sequestro, si fosse in possesso di tutte le legittime autorizzazioni necessarie e che il tutto nascesse da una erronea interpretazione tecnica”. Gli avvocati difensori di Fasiello sono Francesco Calabro e Adriano Tolomeo.