LECCE – Firmato il 25 giugno dal Ministro Centinaio il Decreto sulla crisi olivicola, che stabilisce termini e requisiti per ottenere gli aiuti comunitari accoppiati, a beneficio degli olivicoltori pugliesi.
Via libera, quindi, ad aiuti accoppiati PAC per le domande relative ai premi sulle superfici olivicole in Puglia, coltivate secondo le normali pratiche colturali, sulle superfici caratterizzate da una pendenza media superiore al 7,5% e per le domande relative ai premi sulle superfici olivicole che aderiscono a sistemi di qualità.
Per Savino Muraglia, Presidente di Coldiretti Puglia “E’ una risposta concreta all’emergenza della più grande fabbrica green del Sud Italia che ha in Puglia lo zoccolo duro della produzione del 50% dell’olio italiano, crollata del 65% in alcune vaste aree pugliesi, con punte fino all’80%, per le gelate, le calamità cicliche e la Xylella”.
Per Coldiretti Puglia il decreto è stato una conseguenza di tanti fattori che stanno generando una paralisi delle attività sul nostro territorio. Settore devastato dalle gelate verificatesi nel periodo tra fine febbraio e la prima decade di marzo 2018, dalla siccità del periodo dal secondo semestre 2017 ai primi mesi 2018, dalle piogge persistenti e soprattutto dalle infezioni di Xylella fastidiosa, che ha portato ad una riduzione di produttiva di olio di oliva.
Nel 2018 sono state prodotte 175mila tonnellate di olio, circa il 47% in meno rispetto alla media annua del periodo 2014/2017, che ammonta a circa 327 mila tonnellate. Un tale livello di produzione rappresenta il minimo mai registrato dal 1995/1996.
“Il Decreto farà bene anche al Salento, considerato che la Xylella – aggiunge Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Puglia – ha minato profondamente l’intero tessuto produttivo olivicolo e oleario del Salento con una perdita progressiva della Produzione Lorda Vendibile dai 50 milioni di euro della campagna 2016-2017 ai 300 milioni di euro della campagna 2018-2019. I frantoi cooperativi, aziendali e industriali, hanno registrato un calo significativo del quantitativo di olive molite del 50% nella campagna 2016- 2017, del 75% nella campagna 2017-2018 e del 90% nella campagna 2018-2019, con l’equivalente crollo del fatturato e la riduzione del personale impiegato del 90%, oltre al danno stimato per difetta al patrimonio olivetato di 1,2 miliardi di euro”, conclude Cantele.
Clarissa Rizzo