In questi giorni continuano a registrarsi crolli di costone roccioso nel Salento, l’ultimo in ordine di tempo a Torre Dell’Orso. Luigi Mazzei,
Coordinatore Provinciale Puglia Popolare, e Sergio Negri,
Responsabile dipartimento Assetto del Territorio di Puglia Popolare propongono di passare all’azione partendo da uno studio che coinvolga l’Unisalento. “Purtroppo non è la prima volta che succedono crolli a causa dei dissesti in atto nel Salento. Ricordo santa Cesaria Terme, Torre Castiglione, Casalabata, Palude del Capitano, ecc. Sono crolli causati da diversi fenomeni sia naturali sia antropici. Non si possono prevedere, però con studi dettagliati e di grande competenza si possono perimetrare le aree a rischio. Il Laboratorio di Geofisica dell’Università del Salento spesso si è occupatato di queste problematiche del nostro Territorio, pubblicando le ricerche su riviste internazionali.
Capisco che l’uomo spesso crede di governare la natura però non è così, Noi possiamo solo comprendere la natura e rispettarla pertando quando si fanno interventi sul Territorio cari Amministratori cercate le professionalità migliori sul campo che sia in grado di comprendere questi fenomeni e dare soluzioni che rispettino la natura e non gli interessi dell’uomo Padrone!
A tal proposito sarebbe utile commissionare uno studio puntuale dei territori costieri da parte dei Comuni interessati da questo fenomeno, magari utilizzando le competenze e le professionalità presenti nell’Università del Salento con un protocollo d’intesa. Prevenire è l’unica via percorribile!”.