LECCE – Per il giorno 18 dicembre 2019 presso Studium 5, noi di Link Lecce – Coordinamento Universitario abbiamo convocato la “Contro-conferenza d’Ateneo”, un’assemblea di tutte le parti dell’Università (studenti, ricercatori, dottorandi, ricercatori, professori, lettori, PTA, organi d’Ateneo, Rettore etc) in cui si discute del rilancio dell’Ateneo, delle sue criticità, dei suoi punti di forza, di come migliorarlo, provando a delineare degli obiettivi condivisi da tutte le componenti accademiche.
Un momento alternativo di convocazione di tutte le componenti accademiche era già stato pubblicamente annunciato durante la Conferenza d’Ateneo ufficiale di giugno, in occasione della quale i rappresentanti Link sono intervenuti denunciando le principali lacune dell’Ateneo proponendo l’organizzazione di uno spazio di rilancio in cui si parlasse concretamente dei veri bisogni dell’Università, abbandonando l’atmosfera performativa che caratterizza eventi istituzionali di questo tipo. La proposta era stata accolta positivamente da alcuni candidati Rettore e ora è stata finalmente realizzata.
“L’attuale contesto politico universitario compromette le Università del Meridione privilegiando quelle del Nord: questa è una delle cause dello stato di definanziamento degli Atenei del Sud, per cui noi paghiamo le conseguenze sotto tutti i punti di vista: servizi, tasse, offerta formativa, opportunità – spiegano gli studenti – Solo tramite la definizione di obiettivi reali e condivisi è possibile assumere una linea che limiti i danni esterni e annulli le problematiche interne. Basta dividerci le briciole, basta sminuire i danni e i disagi che ostacolano la nostra vita universitaria.
A ottobre abbiamo lanciato la nostra campagna ‘Diritti al futuro’, per realizzare un piano di welfare studentesco e ottenere dei servizi a livello universitario e cittadino per migliorare e rendere dignitosa la vita universitaria sotto tutti i principali aspetti: sanità, trasporti, didattica, internazionalizzazione, ambiente, alloggi, mense etc. Riteniamo necessario che tutte le parti accademiche, a partire dagli studenti, trovino uno spazio di discussione per parlare schiettamente delle difficoltà che ostacolano il regolare svolgimento della vita lavorativa e studentesca in Università. Auspichiamo un’ampia partecipazione soprattutto da parte degli Organi d’Ateneo, dei delegati del Rettore e dei vertici accademici, affinché sia possibile ascoltare e prendere in carico le richieste degli studenti e delle parti accademiche tutte per un rilancio complessivo del nostro Ateneo”.