SALENTO – Nella sola area del nord leccese sono già 35 i casi di morbillo: una malattia esantematica che può uccidere 4 bambini su mille colpiti. Il problema è che il virus è in grado di indebolire pesantemente le difese immunitarie e proprio nel periodo del picco influenzale diventa pericolosissimo. I pediatri lanciano l’allarme insieme al SISP dell’Asl di Lecce: “Chi non è vaccinato deve farlo al più presto: la malattia colpisce anche gli adulti non vaccinati e può portare a complicanze che generano cecità, sordità e problemi cerebrali”. Ancora una volta sono stati colpiti anche bambini figli di “no Vax”. L’Italia è indietro nell’eradicazione di questa malattia proprio perché non si riesca ancora ad ottenere una copertura totale.
”Se la legge pugliese sull’obbligo di vaccinazione per i sanitari fosse stata applicata, oggi al Vito Fazzi, alle prese con 33 casi di morbillo, non sarebbe servito il piano di emergenza anti-contagio per i dipendenti – spiega la consigliera regionale Francesca Franzoso – Ieri, dopo l’infezione di un sanitario, l’Asl ha attivato Il piano di prevenzione per arginare l’epidemia”.
Lo dichiara Francesca Franzoso, consigliere regionale, ideatore della legge pugliese su l’esecuzione degli obblighi di vaccinazione degli operatori sanitari.
“È assurdo che in Puglia – unica regione in Italia a imporre, per legge, l’ obbligo di vaccinazione dei sanitari”- la vaccinazione dei dipendenti Asl venga considerata ancora una misura di emergenza per arginare un focolaio di morbillo.
Parliamo di una legge che ha superato la prova della Corte Costituzionale, dopo essere stata impugnata dal Governo, su iniziativa dell’allora ministro, Erika Stefani.
Purtroppo l’ ostacolo insormontabile è la sciatteria con cui, in questi anni, Michele Emiliano ha guidato l’assessorato alla sanità, lasciando disapplicata la norma.
A nulla sono serviti solleciti e diffide formali.
Il lavoro per Emiliano è solo un fastidio, l’unica cosa che conta è la propaganda. E così anche questa volta la Puglia, in ambito sanitario, rincorre le emergenza per via dell’inerzia di chi la governa”.