Difficili da definire, semplicemente da ascoltare. Questi sono gli Inude, trio elettronico tutto salentino e “Clara Tesla” è il loro ultimo lavoro discografico. Fuori lo scorso 5 dicembre per Oyez!, il disco è già entrato nelle classifiche dei migliori album dell’anno.
Niente è lasciato al caso per loro, tutto è dannatamente studiato e posizionato dove deve. Flavio Paglialunga, Giacomo Greco e Francesco Bove sono le tre menti del progetto nato nel 2014 tra stimoli e voglia di superare i confini spazio-temporali. Cresciuti a Nardò, i tre appartengono al mondo e il loro prodotto musicale è così internazionale da lasciare di stucco. Non amano cucirsi addosso etichette i tre, tantomeno essere paragonati a tutti i costi. Gli Inude sono un concentrato di elettronica, eleganza ed accuratezza, che si arricchisce di pop sperimentale e venature soul. La loro musica è un flusso sinuoso che rimanda a mondi lontani ma introspettivi.
Clara Tesla prende forma dal contrasto, un miscuglio di sensazioni e sentimenti, ha sapori bucolici e tempi lenti, in un totale caos emozionale. I tre ragazzi, infatti, hanno lavorato a lungo per fare di questi nove brani un’esperienza fuori dalle righe. In ritiro sui colli marchigiani, lontani dalla città e dalla frenesia, il trio ha dato vita ad un gioiello raro.
Davanti ad un caffè, in compagnia di Peppe Petrelli, loro amico e produttore, ci siamo fatti raccontare di come è nato il trio e i segreti del saper restare insieme. Abbiamo conosciuto tre amici musicisti cresciuti a lealtà e fiducia reciproca, come in una storia d’amore che si rispetti.
Tre menti dalla personalità definita. Come riuscite a mixare idee e sentimenti di ognuno senza il rischio di schiacciarvi l’un l’altro?
Tutto segue un processo naturale, una volta in studio le nostre idee trovano sempre come incastrarsi alla perfezione. Con schiettezza e stima cieca, da chiunque arrivi l’idea, l’approvazione deve essere all’unisono e, solo allora, viene sviluppata. Differente è con la scrittura dei testi, dove le emozioni di ognuno tendono ad avere un inizio e una fine, entrambi trascritti quasi sempre dalla stessa mano.
Nel business dell’arte come si riesce a mantenere una propria e definita personalità?
Noi ci consideriamo schiavi della nostra idea di perfezione. Curiamo ogni aspetto del progetto in maniera maniacale. Critici e perfezionisti fino all’osso, cerchiamo di tenere tutto sotto controllo per il fine ultimo della qualità a cui aspiriamo. Il nostro trio ha un’anima da proteggere a tutti i costi, e chi lavora con noi sa bene di cosa parliamo.
La vostra dimora rimane il Salento o progettate dislocamenti tattici verso il vostro pianeta musicale d’appartenenza?
Tra i desideri futuri c’è quello di raggiungere in pianta stabile Milano, finestra d’Europa. Intanto siamo dannatamente orgogliosi della nostra sfida vinta proprio qui dalla provincia. Se lavori duro e persegui il tuo obiettivo, se non ti accontenti e tratti la tua passione con serietà, i risultati prima o poi arrivano.
Abbiamo sentito cimentarvi nella produzione per conto di altri artisti. Ne sentiremo ancora parlare?
Siamo fieri di mostrare sempre nuove sfaccettature di noi, di creare per altri artisti. Ora stiamo lavorando alla colonna sonora di un videogioco, ad esempio. Ci piace sperimentare e giocare con la musica, anche se tutte le volte è dura lasciare andare qualcosa che ti è appartenuto. È una sensazione di leggera gelosia che subito, però, lascia spazio ad una soddisfazione infinita.
Peppe, perchè bisognerebbe scegliere gli Inude?
Per il loro lato umano, in primis, aspetto da non sottovalutare nel mondo dell’arte. E allo stesso tempo per il loro talento smisurato. In ognuno dei tre sono racchiuse delle abilità complesse e diverse che riescono a confluire perfettamente in quest’insieme chiamato Inude.
Cosa c’è annotato tra i prossimi impegni?
Abbiamo dato il via al Clara Tesla Tour che è in continua fase di aggiornamento. L’esperienza del nuovo live è differente dalle precedenti, vedrà anche l’aggiunta di un batterista, e necessita di spazi nuovi dove poter esprimersi al massimo. La promozione dell’album sarà l’impegno costante dei mesi che verranno, e al tempo stesso la produzione di musica nuova.
Gli Inude sono:
Flavio Paglialunga (Voice/Percussion/Synth)
Giacomo Greco (Guitar/Voice/Programming/Synth)
Francesco Bove (Dubmaster & more)
Aprite le orecchie!
Chiara Rosato