LECCE – Il 21 gennaio 2020, la delegazione composta dal dirigente sindacale UIL FPL Pierpaolo Volpe e dagli avvocati Vincenzo De Michele e Fernando Caracuta, ha discusso in udienza pubblica, davanti alla Commissione per le Petizioni del Parlamento europeo, nello storico Palazzo Altiero Spinelli di Bruxelles, una importante petizione sul “Ruolo della Commissione europea quale Custode dei Trattati” e sul “Potere di Vigilanza”.
In tale occasione, in particolare, è stato affrontato il problema dell’ampio margine discrezionale dell’esecutivo comunitario su “se” e “quando” decidere l’avvio di unprocedimento d’infrazione nei confronti degli Stati membri inadempienti (articoli 258 e 260 TFUE) quando ci si trova di fronte ad una flagrante violazione del diritto dell’Unione europea.
Durante la presentazione della storica petizione, la delegazione ha affrontato il problema del precariato, ancora di estrema attualità nel settore pubblico, e l’inerzia della Commissione europea in ordine alla procedura di infrazione sull’utilizzo abusivo dei contratti a termine da parte dello Stato Italiano.
La petizione, che ha ricevuto notevoli consensi da parte dei vari gruppi parlamentari, ha messo in forte discussione il ruolo di custode dei Trattati attribuito dalla normativa comunitaria alla Commissione Europea.
La Commissione per le petizioni ha deciso di dar seguito alla petizione, stabilendo, nel contempo, di richiedere un parere alla Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo.
La delegazione ha, quindi, richiesto un intervento deciso e convinto del Parlamento Europeo, volto ad obbligare, con tutti i mezzi possibili e quindi anche modificando le norme dei Trattati, la Commissione Europea ad attivare, senza alcun potere discrezionale, la procedura di infrazione in tutti i casi di violazione del diritto dell’Unione.