LECCE – Hanno preso la coincidenza a Bologna e poi via, tutto d’un fiato verso Lecce, dove la polizia con l’assessore Sergio Signore li attendeva per le identificazioni e la messa in quarantena: vengono da Pisa, Genova, Bolzano, Valle D’Aosta (guardate il video e le interviste cliccando sull’immagine ndr). Il 118 ha verificato le condizioni degli ultimi 15 arrivati al Foro Boario (oggi, 16/03/2020) con l’ultimo autobus della compagnia Marino (da oggi queste corse sono sospese): sono tutti in buona salute. Da domani si ferma tutto. I migranti di ritorno sono diretti a Cavallino, Lecce e sud Salento. Alcuni lavoravano in Valle D’Aosta e ora sono tornati. “In Valle D’Aosta i pullman sono partiti pieni – protesta un genitore, che è venuto a prendere il figlio – Gli hotel per cui lavoravano hanno lasciato i nostri figli a terra. Inoltre li hanno cacciati con un’ordinanza, perché non erano residenti. Lavoravano lì e da un giorno all’altro gli hanno detto di andare via. Gli alberghi hanno chiuso e hanno messo in ferie tutto fino al 21 aprile.
“Mi è scaduto il contratto il 10 marzo e siamo rimasti a terra – spiega uno dei ragazzi arrivati in mattinata- Il contratto include anche l’alloggio”. Una signora è in lacrime, racconta dell’andata, di quando l’hanno trovata con la febbre solo perché era accaldata: aveva paura di non poter rivedere la figlia che non vede da mesi. Lacrime, paura, dolore e confusione: possiamo descrivere così gli ultimi arrivi. “Cercate di capire chi non potevamo restare – spiega una donna in lacrime – Tutto era sospeso. Noi lasciamo le nostre famiglie qui per poter campare e ora siamo anche senza lavoro. Cercate di comprendere il nostro dramma, lontani da casa, senza più un contratto con l’albergo e con ordinanze che chiedono ai residenti di tornare giù”. Il governo li ha lasciati così, in balia di se stessi, senza scelta e senza grandi soluzioni, a parte quella della fuga dal nord: una fuga che potrebbe costare cara alla sanità pugliese, secondo Michele Emiliano (il presidente della Regione Puglia lo ha ripetuto ieri durante una trasmissione su RAI3).