Per questo fine settimana è mia intenzione consigliarvi la visione di “Furious – Gli ultimi guerrieri”, disponibile su Sky, diretto da Ivan Shurkhovetskiy e Dzhanik Fayziev, di genere storico, avventura, azione e drammatico, uscito nel 2017. Si tratta di una pellicola made in Russia che si basa su fatti storici realmente accaduti, incentrandosi in particolare sulla distruzione della splendida e suggestiva città di Ryazan per mano dei mongoli nel 1237 d.C. Nel film ricco di phatos, con una scenografia da fiaba russa vera e propria, la neve assume il ruolo di uno dei tanti personaggi per il magnifico effetto estetico che propone ma anche per la sua presenza determinante in certi momenti. Il protagonista è Evpaty Kolovrat (Ilya Malakov), guardia reale di Ryazan che a seguito di un trauma alla testa subito durante un’imboscata, quando aveva tredici anni, da parte di un manipolo di mongoli, al suo risveglio quotidiano non ricorda nulla di sé stesso, è agitato e sconvolto.
Solo sua moglie Nastya (Polina Chernyshova) sarà in grado di placare il suo temperamento angosciato e turbolento, facendogli ricordare chi è veramente e ciò che rappresenta. Evpaty viene visto da tutti con rispetto poiché non è soltanto il capo delle guardie reale ma è il guerriero più forte del reame, le sue eccelse doti di combattimento a due spade infondono coraggio, orgoglio e fiducia nel suo popolo che lo ammira, vedendo in lui una guida e un protettore. Purtroppo l’armonia, la felicità, l’atmosfera fiabesca e di festa della città verranno scosse dall’attacco dei mongoli capeggiati da Batu Khan (Aleksandr Tsov) che dimostrerà di non avere pietà, riducendo in polvere Ryazan e massacrando innumerevoli vite innocenti. I pochi superstiti saranno soltanto una trentina di uomini, alcune donne e diversi bambini che ripongono le loro speranze in Kolovrat, l’eroe che con il suo sacrificio prima passò alla storia e poi alla leggenda, sfidando l’impossibile. Evpaty con la sua tenacia, la sua abilità, le sue strategie e l’aiuto dei suoi guerrieri metterà in ridicolo le ingenti forze mongole, guadagnandosi anche il timore e il rispetto da parte dei nemici.
La storia di Evpaty può essere associata a quella di Leonida, benché il periodo storico sia diverso, i due capi avevano in comune un grande coraggio e capacità strategica a fronte dei numeri assai ridotti dei loro ranghi. I famosi 300 delle Termopoli e i meno noti 30 guerrieri di Ryazan risiedono nell’Olimpo dei veri eroi e non verranno mai dimenticati per il loro tributo che ha tolto energia e vite al nemico, dando tempo, organizzazione e compattezza alle altre città della propria nazione per poter vincere. In ogni caso spetta a voi vivere fino in fondo, le vicende di Evpaty, l’uomo che ha dato la propria vita per la sua terra e la sua gente e la cui importanza per la Russia è testimoniata e confermata dalle numerose opere, quadri, statue e sculture che lo rappresentano.