Ormai manca solo l’ufficialità, ma che il calcio riprenda è quasi certo. Il protocollo per la ripartenza del campionato di calcio è stato consegnato dalla FIGC al ministro Spadafora e giovedì 28 dovrebbero essere ufficializzate le date della ripresa che per la serie A dovrebbero essere 13 o 20 giugno con chiusura il 20 agosto.
Che il sistema calcio riprenda è importante non solo per il calcio in sé, ma per tutto ciò che ruota intorno, anche (e forse soprattutto) in termini economici.
I protagonisti di questo “via”, i calciatori, sono forse quelli più motivati, almeno per il Lecce è così. Jacopo Petriccione ci spiega com’è stato rivedere i suoi compagni durante gli allenamenti:
“Ho visto la fame nei loro occhi di tornare a correre insieme – dice il centrocampista giallorosso – e anche io sono molto carico.
Ci saranno nuove regole, un cerimoniale a cui ci si dovrà adeguare, nessun problema secondo Petriccione, cambiano i modi, ma non i riferimenti:
“Ho visto la Bundesliga (campionato tedesco ripartito il fine settimana scorso ndr), effettivamente fa un po’ strano giocare e non poter esultare con la curva, coi tifosi e i compagni. Va oltre all’immaginazione. Ma dobbiamo iniziare a giocare con il rispetto delle regole. Noi dobbiamo portare a termine il campionato senza mai perdere di vista il nostro obiettivo che è fondamentale per noi, per i nostri tifosi e per la nostra piazza”.
Nella testa solo salvezza, il Lecce riparte motivato ma Petriccione sottolinea che le regole non bisognerebbe modificarle
“Abbiamo cominciato il campionato con delle regole, è giusto che lo stesso campionato termini con le stesse regole. Non credo sia giusto inserire play off o play out. La stagione dovrebbe chiudersi con le stesse regole con le quali l’abbiamo cominciata”.
Per poterla concludere, questa stagione, bisognerà giocare ogni tre giorni
“Sarà molto dura per tutti perché siamo nel periodo estivo. Importante sarà il gruppo; sarà fondamentale quello perché sarà impossibile giocare 90 minuti due o tre partite di fila con gli stessi 11. Infatti lavoriamo proprio su questo”.
Da qualche parte bisogna pur cominciare
“Lavorare con l’incertezza di finire è strano, ma del resto sono due mesi che viviamo nell’incertezza. Spero che riusciremo a finire la stagione. La sensazione è quella di cominciare un mini campionato a parte”.
Il Lecce comincia subito col botto, il Milan in casa, poi la Juve a Torino e poi una serie di scontri diretti e non (di seguito le altre rimanenti gare: Lecce – Sampdoria; Sassuolo – Lecce; Lecce – Lazio; Cagliari – Lecce; Lecce – Fiorentina; Genoa – Lecce; Lecce – Brescia; Bologna – Lecce; Udinese – Lecce; Lecce – Parma). Petriccione lo sottolinea che per gli avversari c’è rispetto ma non paura.
“ Non c’è mai nulla di scontato – dice – abbiamo vinto a Napoli e a Firenze; quindi credo che con la nostra mentalità possiamo giocarcela con tutti. Non nascondo che con Milan e Juve sarà difficile, ma noi possiamo giocarcela come sempre”.
Intanto è caduta una tegola sul Milan, primo avversario del Lecce: Zlatan Ibrahimovic si è infortunato durante l’allenamento e rischia un lungo stop.