Squinzano (Lecce) – Non si fa attendere la risposta dell’ex Sindaco “alle miserie umane non c’è mai limite. Chi vuole giustificare, mistificando, l’ignobile gesto che ha portato alla fine dell’amministrazione, non troverà terreno fertile nei cittadini, i quali giudicheranno, come sempre, con intelligenza quanto accaduto.
Giustificare la sfiducia con la presenza della commissione d’indagine in comune è semplicemente ridicolo. Innanzitutto perché, tra i firmatari della ex maggioranza, c’è chi ha partecipato alle ultime giunte e chi addirittura il venerdì sera, nell’ultima riunione di maggioranza, ha dato ampie garanzie sulla tenuta della stessa, salvo cambiare idea dopo 24 ore e non certo per un nobile fine; in futuro vedremo e capiremo chiaramente il motivo.
Si voleva interrompere il percorso dell’amministrazione già prima delle regionali. Tutti i componenti della ex maggioranza hanno la prova nei propri cellulari di quanto asserisco, grazie ad un messaggio involontariamente inviato da un personaggio che rappresentava almeno tre dei consiglieri, ex maggioranza, firmatari. Allora la commissione d’indagine non si era ancora insediata.
La crisi si è acuita dopo il tonfo alle regionali di Lucio Longo, vittima come al solito dalla sua nota presunzione, il quale ha addebitato a molti di noi il risultato negativo ottenuto. Poi, dimenticano i 4 ex consiglieri che hanno governato insieme al sottoscritto per ben due anni e mezzo, che non si scappa via se non si ha nulla da temere. È vero che sono stato sfiduciato la prima volta, 2012, negli ultimi otto mesi della mia seconda legislatura, dopo aver governato per ben due consiliature, ma anche allora il fine non era nobile. Infatti, chi mi sfiduciò nel 2012 si è poi candidato sindaco, esattamente come, almeno tre dei nove consiglieri che mi hanno sfiduciato adesso, tenteranno di fare alle prossime elezioni: basta leggere la stampa locale all’indomani della raccolta delle firme per la sfiducia al sottoscritto.
Se avessero avuto un minimo di dignità, o se il fine fosse stato veramente nobile, avrebbero potuto sfiduciare il sottoscritto in consiglio comunale alla luce del sole e non nel buio di una stanza di un notaio. Tra l’altro, l’occasione sarebbe stata l’adunanza del consiglio comunale che si doveva tenere, improrogabilmente, entro il 30 novembre per l’assestamento di bilancio.
Conosco molto bene la Commissaria dott.ssa Mariano da diversi anni e sono consapevole del suo spessore professionale e umano. Infine, ricordo ai 4 ex consiglieri che la nota alla quale hanno risposto era firmata da nove ex amministratori che hanno condiviso un pensiero unanime”.