COLLEPASSO (Lecce) – Aveva da poco compiuto 83 anni. In salute stava bene nonostante le patologie legate all’età (diabete e pressione alta) ma, a meno di 48 ore dalla somministrazione della prima dose del vaccino Pfizer, è morta in casa. L’Asl, per la seconda volta in pochi giorni, ha dovuto disporre un accertamento medico per verificare l’eventuale nesso tra il vaccino e il decesso di un’anziana. Si tratta di una verifica preliminare per poi eventualmente chiedere il ritiro del lotto di vaccini.
Al momento non c’è alcun nesso è bene precisare ma i tempi sono talmente ristretti che non si vuole tralasciare alcun dettaglio. Cosima Scorrrano, questo il nome dell’anziana, residente a Collepasso, era stata accompagnata dalla figlia nella mattinata di sabato 10 aprile presso l’ospedale di Casarano dove la donna ha ricevuto la prima dose del vaccino. “Ho così riportato mia madre a casa – racconta la figlia Imma Merico – ha mangiato; ha riposato e ho dormito con lei. Domenica siamo stati sempre insieme. Aveva poco appetito e si sentiva un po’ stanca – continua la donna – ma ha pranzato e ha cenato regolarmente”.
La tragedia si è abbattuta nella mattinata di lunedì 12 aprile. “Sono andata a lavoro intorno alle 8 – dichiara sempre la figlia – e dopo pochi minuti è arrivato mio marito. Entrato in camera di mia madre l’ha sollecitata più volte ad alzarsi ma non ha ricevuto alcuna risposta. Ha acceso la luce ma non c’era più nulla da fare”. Contattata dal marito la figlia è tornata a casa. Ha cercato in tutti i modi di rianimare la madre ma ogni tentativo si è rivelato inutile.
Subito dopo è arrivato il medico curante che ha constatato l’avvenuto decesso e ha prontamente allertato gli uffici dell’Asl. Il Direttore sanitario ha disposto che la salma venisse trasferita presso l’obitorio del Vito Fazzi. Nella mattinata di giovedì 15 aprile il medico legale Alberto Tortorella eseguirà l’autopsia affiancato dal medico di fiducia Ilaria De Fabrizio nominato dall’avvocato Ezio Garzia per conto della famiglia dell’anziana che, oltre alla figlia, lascia anche un figlio maschio, carabiniere di stanza presso il Nucleo Radiomobile di Casarano.