HomePrima PaginaBaroni, un comandamento: "Niente paura"

Baroni, un comandamento: “Niente paura”

Dopo la vittoria di 3-0 sul campo del Crotone mister Baroni, nell'analizzare la gara, spiega qual è il percorso che il Lecce è chiamato a fare e perché ora i risultati stanno arrivando.

Mister Baroni lo aveva ribadito nella conferenza stampa pre partita che le gare ravvicinate no dovevano essere un alibi, che la squadra doveva scrollarsi di dosso l’idea di questo peso perché, usando le sue parole “Sono tutte situazioni che non contano niente”. 

C’è da fare un campionato e ogni partita è un traguardo raggiunto e al tempo stesso un punto di partenza in vista dell’incontro successivo. Questo è stato anche Crotone: un vittoria convincente (0-3) di una squadra volitiva, ma pur sempre un punto dal quale ripartire perché bisogna continuare a crescere e Baroni lo dichiara nel dopo partita:

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“Abbiamo interpretato bene la gara anche se l’abbiamo preparata in poche ore – dice il tecnico – Però siamo andati in campo con il piglio giusto, con quella aggressività che avevo chiesto ai ragazzi per togliere ogni iniziativa agli avversari”.

Una partita studiata e interpretata evidentemente come il tecnico aveva chiesto

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“Non posso che fare i complimenti ai ragazzi. Però non abbiamo il tempo di gioire perché abbiamo subito (sabato, alle 14.00, ancora in trasferta n.d.r.) una partita contro una squadra tosta come il Cittadella. Anche con l’Alessandria abbiamo cominciato bene e poi ci siamo inguaiati da soli. Una squadra però non recupera e poi vince se non sta bene, il Lecce quindi sta bene. Sia però chiaro che non abbiamo ancora fatto niente, abbiamo tempo per crescere. Il gruppo è giovane e i ragazzi hanno qualità, si deve lavorare tanto per migliorare”.

Gli artefici del 3-0, Di Mariano e Strefezza, per Baroni non sono una sorpresa

“Abbiamo costruito la squadra sugli esterni. Di Mariano e Strefezza sono arrivati da poco e il lavoro da fare è ancora tanto, con loro ma anche con gli altri. Tuttavia questo non ci preoccupa. Anzi, il lavoro è premiato dai successi, questo porta tutti a lavorare meglio durante la settimana”.

Poi l’allenatore torna sul concetto più volte espresso nelle primissime giornate di campionato, e cioè il fatto che la squadra doveva avere più furore, maggiore coraggio e fiducia in se stessa

Questa squadra non deve avere paura, deve avere consapevolezza dei propri mezzi, pur rispettando gli avversari du turno”

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