LECCE – Un’ora di forte energia ritmica collegata alla Madre Terra: si assisterà allo spegnimento delle luci presso Piazza Italia (Porta San Biagio) a Lecce in occasione di “Earth Hour” , l’Ora della Terra, organizzato dal WWf Salento, sabato 25.3.2023, a partire dalle 20,30.
Earth Hour, l’Ora della Terra, è l’evento globale del WWF che dal 2007 unisce le persone in tutto il mondo invitandole a spegnere le luci per un’ora col proposito di mostrare, con questo gesto simbolico, quanto forte possa essere l’impatto di un’azione condivisa per salvare il Pianeta. L’Ora della Terra infatti promuove l’importanza vitale di unire le forze per agire.
Saranno milioni di persone in oltre 190 Paesi e luoghi iconici delle principali città del pianeta a partecipare all’evento. Il WWF in Italia ha attivato tutta la sua rete di rete di volontari e Oasi sul territorio, che spegneranno i monumenti delle principali città e organizzeranno iniziative e appuntamenti. L’evento centrale italiano si svolgerà sabato 25 marzo a Roma, ore 20,30 al Colosseo, e nel momento dello spegnimento sarà presente un ospite speciale, che verrà svelato proprio in quella occasione. In Italia alle decine di adesioni ad esempio si spegneranno le luci in Piazza San Marco a Venezia, a Trieste la facciata principale del Palazzo Municipale, a Catania il Palazzo degli Elefanti
A Lecce l’evento è stato organizzato dal WWF Salento tramite il Presidente Prof. Vincenzo De Vitis nella Piazza Italia (Porta San Biagio) ed ha coinvolto varie figure salentine con interessanti proposte. Per quanto riguarda il momento clou della serata e cioè lo spegnimento per un’ora delle luci (a partire delle 20,30) anche quest’anno il Prof. De Vitis ha chiesto la collaborazione dell’artista e ricercatore del Tarantismo Paolo Colazzo di Cavallino e del sig. Luciano Faggiano proprietario del famoso oramai a livello internazionale Museo Faggiano di Lecce. L’artista ha pensato di dedicare il particolare e suggestivo momento dello spegnimento delle luci alle energie ritmiche legate ai culti alla Madre Terra creando un ponte sonoro tra il Salento e l’Africa. Per quanto riguarda il Salento sarà lo stesso ricercatore a proporre le sue ricerche musicali sulle origini del ritmo della pizzica pizzica tra cui il potenziale legame con la civiltà megalitica di cui il Salento è ricco di testimonianze. Epicentro simbolico di questo arcaico periodo storico salentino è certamente la famosa Grotta dei Cervi di Porto Badisco ed i suoi incredibili pittogrammi ed ideogrammi. Tra tutti il simbolo più magnetico ed enigmatico è certamente la figura del “dio che danza”, adottato ampiamente dal movimento del neo tarantismo. Questa cavità è stata certamente, come accertato, una santuario dedicato alla dea madre che attirava genti un po’ da tutto il Mediterraneo. Il quadro ritmo-simbolico sarà dedicato quindi a questa arcaica figura danzante e alla mistica Grotta Sacra in genere probabilmente unica sul pianeta.
Per quanto riguarda l’Africa invece Paolo Colazzo ha invitato Il Gruppo AfroMistik-Salento che trasporterà il pubblico in un viaggio nell’Africa Nera, ricco di Percussioni ed Energia. Sarà il Maestro Senegalese Meissa Ndiaye ad interpretare la tradizionale Musica “Mandinke” dell’Africa Occidentale con i suoi Djembè, e ai Tamburi Bassi lo accompagnerà Elena Nel Mondo, ballerina e Percussionista. Per entrambi il Salento è diventata la loro casa, dove si fanno portavoce di una cultura Africana ancestrale, tribale, curativa e vibrante!
Il sig. Faggiano invece durante lo spegnimento ha pensato di invitare il CRA (Centro Ricerche Astronomico “Isaac Newton” di Lecce) che darà modo con un puntatore laser di poter ammirare ad esempio Marte ed Orione. Un finale dell’evento “Erath Hour” magico e coinvolgentedunque. Un incontro tra Terra e Cielo con ritmi ancestrali e stelle.